cafonal messaggero

ULTRACAFONAL DEL ''MESSAGGERO'' - NON DITE A DI MAIO CHE PER FESTEGGIARE I 140 ANNI DEL QUOTIDIANO DEI CALTAGIRONE C'ERANO TUTTI, MA PROPRIO TUTTI: DA MATTARELLA IN GIÙ, DAL SACRO (RAVASI) AL PROFANO (BRANKO), LA DESTRA DI SALVINI E LA SINISTRA DI ZINGARETTI, LA SINDACA RAGGI, IL PROCURATORE PIGNATONE, IL RE DEGLI ATTORI ROMANI GIGI PROIETTI, DUE EX PREMIER, DUE EX SINDACI, MINISTRI VARI, LA FINANZA (MESSINA) E L'INDUSTRIA (TRONCHETTI, BOCCIA), LO SPORT ECC. ECC…

 

Foto Toiati

Simone Canettieri per ''Il Messaggero''

 

virman cusenza sergio mattarella

Un pomeriggio lungo 140 anni.

Un salto nel passato, una zoomata nel presente e poi tanto, tanto futuro. Del Messaggero, e quindi di Roma e dell' Italia.

In Europa e nel mondo. Sotto gli occhi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, seduto in prima fila ad assistere al racconto dei racconti. Un abbraccio, quello del Capo dello Stato, offerto al nostro giornale e alla comunità che da sempre rappresentiamo: la Capitale del Paese. Il palco degli Studios di Cinecittà, fondale della Roma antica dei film, è diventato in questa giornata particolare una grande redazione. Su una sedia i giornalisti, sull' altra protagonisti.

salvinimattarella

 

LE ECCELLENZE

Eccellenze di tutti i campi: politica e economia, sport e tecnologia, cultura e cronaca. Con Maria Latella a tenere il filo della serata, intervista dopo intervista. E allora ecco Romano Prodi, con il direttore Virman Cusenza. «Nel '96 dissi che non avrei mai voluto vivere a Roma e venni attaccato dalla politica non dai romani, ma era un modo per dire che ero molto attaccato alle mie radici. Ed ora ha aggiunto l' ex presidente del Consiglio ed editorialista del giornale che sono fuori dalla politica posso ribadire che sto tanto bene nella mia Bologna».

salviniraggi

 

Prodi, parlando dell' Italia e del contesto europeo, ha spiegato: «Come nel 500, gli stati del vecchio continente non riescono più a costruire caravelle, ad aprirsi al mondo. Dobbiamo avere il coraggio e rimanere uniti». Prodi che ha portato l' Italia nell' euro ha raccontato: «All' inizio funzionava alla grande, la Cina lo voleva comprare come moneta di riserva, poi l' Unione non è riuscita ad accostare la politica all' economia. Anche per colpa dell' austerità della Germania».

 

raffaele cantone virginia raggi

Ma, ha ammonito Prodi in tempi di spinte e controspinte, l' Europa è «come un pane: per essere buono va cotto tutto, per intero». E un balzo all' economia è quasi scontato. «Per metterla in salvo è stato il ragionamento di Carlo Messina, ad di Intesa San Paolo a colloquio con il vicedirettore Osvaldo De Paolini - un passaggio chiave sarà questa legge di stabilità. Se conterrà misure per ridurre il debito pubblico, riducendo la disoccupazione e aiutando le famiglie, sarà un ottimo segnale».

 

In sala, tra gli ospiti anche il ministro dell' Economia, Giovanni Tria. Interessato anche lui alle parole di Messina, che ha concluso: «Il sistema bancario è pronto a parlare con il governo davanti a un piano che vada nella medesima direzione». E poi due spunti: «Serve un grande piano per gli immobili pubblici italiani per creare dei fondi dove partecipino i cittadini». E quando finirà il bazooka di Mario Draghi cosa succederà a chi ha un mutuo? «Consiglio i tassi fissi».

nicola zingaretti paolo gentiloni

 

Consigli da.... difensore civico. Alto e basso, i grandi temi e l' anima popolare: ecco il segreto del Messaggero.

 

BATTUTE

Raccontato, con un fare istrionico unico, da Gigi Proietti, che nemmeno a farlo di proposito ora è in tv con la fiction Una pallottola nel cuore, dove interpreta i panni di un giornalista del nostro quotidiano. «Da quando ero piccolo si è aperto il Maestro con il vicedirettore Alvaro Moretti il Messaggero è sinonimo di Roma. E da sempre fa parte della cultura della gente, ma anche nei teatri. Da ragazzo dicevamo: se so' impiegati tutti al ministero per leggere in santa pace il Messaggero».

mattarella gigi proietti

 

Risate. Ma anche commozione, quando Proietti ha ricordato la nostra collega Rita Sala, «un' amica, una penna, una voce che manca alla cultura». «Frequento Roma da 50 anni e grazie a voi - è stata la confessione del cardinale Gianfranco Ravasi alla vaticanista Franca Giansoldati - imparai anche un' altra lingua, il dialetto, per merito della rubrica Avventure in città. Comunicare oggi è diventata una missione tormentata, io provo solo a dare un umile contributo», ha raccontato ancora Ravasi, vera star di Twitter.

mattarella prodi raggi

 

Che ha concluso l' intervista con un aneddoto: «Amo passeggiare per le vie del centro e una volta lessi questa scritta sul muro: in questa città nessuno mi conosce, tranne Dio. Questa per me è Roma». Che è stata anche la Capitale dei fattacci. E delle grande inchieste. Franco Gabrielli, giovane capo della Digos ebbe a che fare con il ritorno delle Br, poi da prefetto con Mafia Capitale.

 

Adesso è il capo della Polizia e, intervistato dal vicedirettore Massimo Martinelli, ha parlato del pericolo terrorismo: «La Capitale è presidiata, gli apparati dello Stato sono vigili presenti, ma dire mai, certo. Ma l' unico consiglio che do a tutti è di non farsi mai prendere dall' isteria: nervi saldi, sempre».

mattarella

 

Gabrielli si trovò a gestire anche l' inchiesta sul Mondo di mezzo: «Non proposi lo scioglimento per mafia del Comune e lo rifarei. Sarebbe costato, come danno d' immagine per il Paese, due punti di Pil».

 

L' evento per i 140 anni della nostra testata è scivolato poi sul futuro, con leggerezza. Riccardo Zacconi, l' inventore di Candy Crush il gioco scaricato nel mondo da oltre due 2 miliardi di persone, ha spiegato ad Andrea Andrei quanto siano importante le start up che dall' Italia, come ha fatto lui con il suo videogioco, riescano poi ad aprirsi al mondo.

 

da sinistra legnini zingaretti bonisoli tria salvini carfagna casellati ravasi mattarella

Con un impegno costante, simile a quello della campionessa di nuoto, e romana doc, Simona Quadrella. Nemmeno venti anni ed obiettivi ben chiari, verso la perfezione. «Io la vasca e un record da battere», è stato lo spirito di questa atleta raccolto da Massimo Caputi. E se futuro deve essere che lo sia per bene. «Il 2019 andrà meglio», ha garantito a Veronica Cursi Branko, un uomo, un astrologo un oroscopo. «Intanto io tutti i giorni da 25 anni spingo il lettore all' azione: oggi è un già un altro giorno». Dunque ci vediamo in edicola.

eleonora daniele rita rusiccarlo messinaFederico Monga, Giancarlo Laurenzi, Claudio Scamardella, Roberto Papetti, Davide Desariocarlo messina branko4branko5brankobranko2beatrice lorenzinaurelio reginaenrico vanzinafesta1festa15francesco gaetano caltagironefesta6francesco rutellifesta9franco gabrielli gigi proietti gigi proietti alvaro moretti giovanni triagigi proietti gigi proietti gianni e maddalena lettagiulia bongiornoluigi gubitosi silvia cirocchi gianni alemanno stefania craxi giulia bongiorno giovanni tria matteo salvinifranco gabrielligabrielli pignatonegabrielli. pignatonemara carfagnamaria elisabetta alberti casellati matteo salvinigiampaolo e rossana lettafranco gabrielli massimo martinellimaria elisabetta alberti casellatimassimo caputi simona quadarella massimo caputi simona quadarella mattarella3presta e doseravasi2proietti2renzo arbore marco molendiniraffaele cantonericcardo zacconi andrea andrei riccardo zacconi andrea andrei ravasipaolo gentiloni michel martone nicola zingarettiosvaldo de paolini carlo messina osvaldo de paolinipaola severinovirman cusenza ravasi3virginia raggi virman cusenzasergio mattarella francesco gaetano caltagironevincenzo boccia marco tronchetti proveravirginia raggi virginia raggi nicola zingaretti riccardo zacconiromano prodi romano prodi virman cusenza romano prodi virman cusenza romano prodi virman cusenza 4salvinigabriellipaolo gentiloniparterreparterre10parterre2parterre4parterre5pierferdinando casini con la figlianancy brillinancy brilli melonimelandrimatteo salvini massimo caputi simona quadarellamattarella virginia raggifrancesco gaetano caltagirone mattarella con francesco gaetano e azzurra caltagironemartinelli2festa8festa7martinellifesta14festa5festa4festa3carlo messina osvaldo de paolini

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…