UNA PESCIONA DI NOME WANDA - CHISSÀ COSA PENSA THOHIR DI MAURO ICARDI, DISTRUTTO DALLE COCCOLE DI WANDA NARA? L’ARGENTINO È STATO STRAPAGATO DALL’INTER E ORA LANGUE IN TRIBUNA

Malcom Pagani per il "Fatto quotidiano"

Il pesce di nome Wanda è finito nella rete. E dalla rete, quartier generale del suo sentimento, comunica ogni giorno. Era sposata con l'attaccante argentino Maxi Lopez, detto gallina d'oro e adesso, nello zoo del pallone, ha scelto altro pollame. Da tre mesi, quando con poetico volo alla Cortázar: "Hasta acá llegó mi amor" la signora Nara travestì da cervo l'attaccante del Catania per consegnarsi all'interista Mauro Icardi (informando in tempo reale un milione e mezzo di seguaci) Wandita ha fatto strada.

Al twittare criptico degli inizi, è seguito un Truman Show di rivelazioni quotidiane su numero degli amplessi, figli contesi, intensità delle risse con la madre di Maxi accusata di furto, gioielli ricevuti dal bel Maurito e baci appassionati con lo stesso nella depressa cornice di San Siro.

La squadra del fumetto indonesiano Thohir è nel caos, si parla di austerity e dell'acquisto estivo di Icardi (per tacere dell'omologo Belfodil) rimane solo la cifra a corredo di un matrimonio di rara infelicità. 12 milioni pagati (come tutto il resto fino ad ora) da Massimo Moratti. Un anno fa Icardi segnava doppiette alla Juventus. Un inverno dopo si annoia in tribuna, combatte con la pubalgia (per qualche specialista strettamente correlata alle edonistiche Olimpiadi in atto con Wanda) e a tempo perso, dedica all'amata messaggi in bilico tra Harmony e Playboy consegnandoli ai guardoni da tastiera: "Bocca sensuale, la sua lingua è la mia debolezza".

LUI E WANDA debordano ovunque. In via Montenapoleone in Lamborghini, sulle spiagge sudamericane durante le rapidissime vacanze natalizie, sotto le luci del tatuatore che incide nella carne i nomi di una passione adolescenziale che il duo sente l'insopprimibile bisogno di far conoscere. I puri di cuore inneggiano al laissez-faire (Sò ggggiovani). I censori del moralismo invitano a non giudicare. I tifosi smoccolano. I compagni di Icardi imprecano.

Gli avvocati di Wandita, lavorando di calcolatrice fanno sapere che Maxi Lopez è il papà cattivo dei tre figli avuti con la presentatrice e Diego Maradona (da improbabile difensore del nucleo familiare e possibile attore secondo i maligni di una liaison con la stessa Wanda) attacca Icardi a modo suo: "È un traditore, ha giocato a fare l'amico e poi ha rubato la donna a un compagno, ai miei tempi l'avremmo picchiato a turno".

Mentre dal loggione si affaccia anche Zaira Nara, la sorella minore di Wandita (già promessa sposa di un altro calciatore passato a Milano, Forlan) sul "passato" tutto "calcio, sputi e colpi di testa" evocato da Maradona i più anziani potrebbero raccontare una storia vecchia come il mondo. Iniziando dalla fuga di Annamaria Galli che salutò il povero Barison per Altafini e continuando con tutti gli altri scandali che oggi, agli esegeti dell'eroe pallonaro 2.0, abituati ai dissidi sul Dna di Balotelli e alle alcove madrilene divise da Cristiano Ronaldo e Nicole Minetti non fanno né caldo né freddo.

SE STUPIRSI è difficile, a Maxi Lopez (che a sua volta vede il campo con parsimonia, dicono si sia altrimenti consolato ed è in attesa di trasferirsi a Livorno) viene risparmiata la gogna dal vivo in una arena italiana che pure, nel ventennio non ancora dominato dai social network, quando lo stadio era un teatro di strada, prendeva forma di striscione, arma non convenzionale, insulto brutale gridato ai quattro venti per tutti e 90 i minuti.

Ne pagò il fio Gigi Lentini, quasi ammazzato dal ruotino della sua Porsche lanciata a velocità incongrua nella notte autostradale e raggiunto al capezzale dall'ex moglie di Totò Schillaci, Rita, con tanto di preghiera: "Se si salva sono pronto a lasciarlo".

La storia tra Lentini e la signora Bonaccorso in Schillaci si fermò all'incidente, i cori personalizzati per l'incolpevole faccia spiritata di Italia 90 e per il supposto erede di Gigi Meroni durarono più a lungo. Ogni tanto i tifosi si incattivivano e lasciavano scivolare dagli spalti leggende metropolitane rielaborate e declinate secondo un rito tribale. Franco Baresi, di fronte alle insinuazioni che piovvero in un pomeriggio del '96 a Piacenza sulle abitudini di sua moglie, perse la testa e rispose con un gesto comunque meno violento del canto collettivo.

Christian Lell invece, davanti alla certezza di esser stato fatto "becco" da Ballack tentò di recuperare il rapporto con la consorte dichiarando laconicamente : "Ballack mi ha semplicemente rovinato la vita".

E se in Germania contiguità e triangoli intrappolarono anche l'ex moglie di Thomas Strunz, Claudia, planata nel cuore di Effenberg, i palazzetti dello sport dove si davano battaglia i migliori cestisti degli '80, furono spesso profanati dai cori contro Renato Villalta, campione di basket emiliano che un giorno, si disse, risolse alla sua maniera un qui pro quo sentimentale con il portiere del Bologna Zinetti incontrato (forse non per caso) sulle scale di casa sua.

Di questo panorama Mauro Icardi ignora volti e storie. E se il cornuto è sempre l'ultimo a sapere, ma il dubbio accompagna comunque chi ne ha sfiorato le ambiguità, al netto dei giuramenti di eterna fedeltà di Maurito, fossimo in Wanda, saremmo sul chi vive. La sua filosofia ricorda quella di un antico profumo e Icardi vuole somigliare all'uomo a cui non si deve chiedere mai.

Mutuando Elbert Hubbard, ai tempi in cui negava ogni addebito e attraversava la relazione clandestina con lo stupore dei giovani amanti, si espresse chiaramente: "Non dare mai spiegazioni. I tuoi amici non ne hanno bisogno e i tuoi nemici non ti crederanno comunque". Era ancora Twitter, adesso è solo Moulin Rouge.

 

WANDA NARA E ICARDI IN BRASILE WANDA NARA E ICARDI IN BRASILE WANDA NARA E ICARDI IN BRASILE WANDA NARA E ICARDI IN BRASILE TATUAGGIO ICARDI WANDA IL TWEET HOT DI ICARDI PER WANDA NARAIL TWEET HOT DI ICARDI PER WANDA NARA

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A STOCCOLMA E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....