messi

E VOI COSA FARESTE CON OLTRE MEZZO MILIARDO DI EURO? LA VITA DA NABABBO DI MESSI, CHE CON UN CONTRATTO DA 4 ANNI SI METTE IN TASCA QUASI 139 MILIONI A STAGIONE: LA VILLA CON DIVIETO DI SORVOLO E UNA STANZA È DEDICATA ALLE MAGLIETTE SCAMBIATE CON GLI AVVERSARI, IL JET DA 13,7 MLN, L’HOTEL E LE SUPERCAR. LA BARCA PERO’ LA PRENDE A NOLEGGIO…

Salvatore Riggio per corriere.it

 

Il contratto da mezzo miliardo

MESSI 3

Il contratto faraonico di Lionel Messi non è più un segreto per nessuno, dopo essere stato spiattellato al mondo dal quotidiano spagnolo, El Mundo. Al di là delle polemiche, che non si placano e difficilmente si placheranno in tempi brevi (viste anche le difficoltà economiche nelle quali versa il Barcellona), la Pulce in tutti questi anni ha sempre vissuto come un re in Catalogna.

 

MESSI SUPERCAR

E non avrebbe potuto vivere diversamente con oltre mezzo miliardo di euro in quattro anni. Anzi, per la precisione 555.237.619 euro, ovvero quasi 139 milioni a stagione. Lordi, ovviamente. Quindi, con un ingaggio del genere, non può più fare scalpore la villa di Miami, un appartamento di lusso acquistata poco tempo fa.

 

Un immobile dal valore di sette milioni di euro nell’elegante Porsche Design Tower, completata nel 2017, che si trova sul lungomare di Sunny Isles. Brandizzato dall’omonimo produttore tedesco di supercar, l’edificio vanta tre montauto che consentono ai residenti di parcheggiare il proprio veicolo sullo stesso piano della propria suite. Ma la villa di Miami non è l’unica proprietà di lusso di Messi.

 

 

MESSI HOTEL

La casa a Barcellona con divieto di sorvolo, una stanza solo per le magliette da calcio

Vista mare e in una zona di divieto di volo, la casa di Messi a Barcellona vale 6,2 milioni di euro. È situata nell’esclusivo sobborgo di Castelldefels e ha un piccolo campo da calcio, una piscina, una palestra coperta e un parco giochi per i suoi tre figli. Inoltre, il fuoriclasse argentino ha una stanza intera per la sua collezione di magliette, scambiate con gli avversari in tutti questi anni di carriera.

 

L'aereo a lungo raggio

Tra le ricchezze di Messi, c’è anche un jet privato che vale 13,7 milioni di euro. È stato realizzato da un’azienda argentina e progettato per la famiglia Messi con i nomi di sua moglie, Antonella, e dei bambini Thiago, Ciro e Mateo che compaiono sui gradini del velivolo.

 

MESSI YACHT

Questo jet praticamente è un mondo a parte: ha una cucina, due bagni, posti a sedere per 16 persone, i sedili possono essere piegati e trasformati in otto letti. Insomma, il massimo dei comfort e anche di più. Nel marzo 2020 il jet fu costretto a un atterraggio d’emergenza a Bruxelles, in Belgio.

 

L'hotel

Messi ha comprato anche un albergo da quasi 30 milioni di euro nella città costiera di Sitges, a circa 42 chilometri da Barcellona. L’Hotel «MiM Sitges» ha quattro stelle ed è a soli 100 metri dal mare. Dispone di 77 camere, tra le quali cinque junior suite e una suite, e costa circa 150 euro a notte durante l’alta stagione per soggiornare in una camera standard. Inoltre, c’è lo Sky Bar sul tetto che vanta viste panoramiche sulla città e sul Mar Mediterraneo, nonché una piscina. Oltre a esserci una sauna, un bagno turco, docce sensoriali, vasca immersione fredda e piscina con acqua salata.

MESSI JET

 

Le auto

La sua collezione d’auto vale, si dice, 3.5 milioni di euro. A partire dalla sua Pagani Zonda da 1,7 milioni di euro. Messi possiede anche una GranTurismo S e una GranTurismo MC Stradale, oltre che essere stato visto con una Ferrari F430 Spider e una Range Rover.

 

La barca a noleggio: 45 mila euro a settimana

La famiglia Messi ne aveva noleggiata una la scorsa estate per passare delle vacanze da sogno per un giro attorno a Ibiza e Formentera. Si trattava della splendida barca charter Seven C che misura quasi 92 piedi di lunghezza. Il noleggio costa più di 45mila euro a settimana: dotata di interni di lusso, la nave può ospitare 10 ospiti in quattro stanze, tra cui una master suite, una cabina Vip e due cabine doppie. 

MESSI VILLA

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?