SARKÒ NOMINA (“a titolo personale”) LA MARCEGAGLIA CAVALIERE DI FRANCIA (MERCOLEDÌ TUTTI SIETE TUTTI INVITATI ALLA CERIMONIA DI PALAZZO FARNESE) – UN CAPO DIPARTIMENTO DI TROPPO PER LA CARFAGNA (IL GIUDICE REINTEGRA “L'EPURATO” CONDEMI) - BILANCIO CONFAPI, GALASSI CI RIPROVA A OTTOBRE...
A cura di Carlo Cinelli e Federico De Rosa per "CorrierEconomia"
1 - La lettera, firmata da Nicolas Sarkozy, è nascosta in un cassetto in Viale dell'Astronomia. Emma Marcegaglia ne ha parlato con pochi. Ma il segreto ormai è svelato. La Repubblica di Francia ha conferito alla presidente di Confindustria la croce di Cavaliere della Legion d'Onore.
Uno massimi riconoscimenti «che ho voluto assegnarle a titolo personale» ha scritto l'inquilino dell'Eliseo. Il quale, attraverso Jean-Marc de La Sablière, ha convocato la Marcegaglia mercoledì a Palazzo Farnese dove, davanti allo stato maggiore di Confindustria e al Gotha dell'imprenditoria, l'ambasciatore le appunterà l'onorificenza.
2 - C'è chi in Parlamento vuole ridurle e chi invece le poltrone le raddoppia. Più per imprudenza, a dir la verità , che per volontà . à successo al Ministero delle Pari Opportunità , che da una settimana si trova con due capodipartimento. Di cui uno, Patrizia De Rose, di freschissima nomina: il decreto è del 1 agosto.
Al ritorno dalle vacanze, Mara Carfagna ha trovato però una sorpresa: il giudice ha ordinato il reintegro di Massimo Condemi, ex capo di gabinetto di Maurizio Gasparri al ministero delle Comunicazioni, passato poi a guidare il Dipartimento delle Pari Opportunità e rimosso dalla sera alla mattina perché venuto meno il rapporto di fiducia con la ministra.
Nei corridoi di Largo Chigi qualcuno sussurrava che Condemi fosse rimasto in realtà vittima delle lotte interne alla maggioranza, culminate con l'uscita di Italo Bocchino e dei finiani dal Pdl. Fatto sta che per il giudice la fiducia non è motivo sufficiente a giustificare la revoca di un capodipartimento. Così ora la Carfagna se ne ritrova uno di troppo.
3 - All'assemblea del 15 luglio era scoppiato il finimondo. Al punto che Paolo Galassi aveva dovuto sospendere l'assise generale di Confapi, chiamata ad approvare il bilancio. Più della crisi, dicono, sarebbero state alcune scelte di discontinuità ad alimentare il malcontento e la fronda interna. Fronda che, muovendo da Nord Est, già l'anno scorso aveva bocciato il resoconto della gestione.
In cui, a dir la verità , Galassi c'entrava poco visto che a causa dei postumi di un incidente era rimasto fuori da Confapi a lungo. Adesso il presidente di riprova: il 6 ottobre nuova assemblea per approvare il bilancio. Con la speranza che il fitto lavorio estivo sia riuscito a ricomporre la frattura.



