cafonalino fabio modugno

CAFONALINO - PRESENTATO ALLA GALLERIA SORDI DI ROMA IL LIBRO “FRATELLASTRI”, SCRITTO DA FABIO MODUGNO, IL FIGLIO DI MISTER “VOLARE” RICONOSCIUTO SOLO DOPO LA MORTE DEL CANTAUTORE E IN SEGUITO A 18 ANNI DI BATTAGLIE LEGALI: ”IL RAMMARICO PIÙ GRANDE È ESSER STATO RIFIUTATO DAI MIEI FRATELLASTRI” - ALL’EVENTO C’ERANO PIERLUIGI BATTISTA, FRANCESCA D’ALOJA, LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE E… - FOTO

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Federica Manzitti per www.corriere.it

 

pubblico

Il dramma dentro la commedia e la commedia intinta nel dramma. La storia di Fabio Modugno, figlio segreto di Mister Volare riconosciuto a forza di sentenze dopo 18 anni di battaglie legali quando suo padre era già morto, è un romanzo pienamente italiano, di più: romano.

 

pierluigi battista francesca d aloja foto di bacco

Fratellastri. Come ho scoperto di essere il figlio di Domenico Modugno (Mondadori), scritto in prima persona dal protagonista, ricostruisce una vicenda familiare fuori dal comune, che però dice molto di un carattere pienamente nazionale e condiviso: visceralità e ambizioni negate, segreti di Pulcinella e gelosie, tradimenti inconfessati e incredibili casualità.

 

lucrezia lante della rovere ilaria genatiempo foto di bacco

L’autore del libro, presentato l’11 novembre alle 18 da Feltrinelli (Galleria Sordi), è l’attore e drammaturgo Fabio Modugno, cresciuto nella convinzione di essere il figlio di Romano Camilli e di Maurizia Calì — ufficio stampa del Teatro Sistina lui, ballerina lei — fino alla telefonata di una ex fidanzata. Era un caldo pomeriggio del 1984 trascorso all’ospedale militare del Celio in attesa di una licenza. Fabio aveva 22 anni.

 

lucrezia lante della rovere foto di bacco (2)

«All’inizio mi sembrò uno scherzo, poi pensando a certi particolari ho messo a fuoco, ho capito» racconta ricostruendo come la relazione clandestina tra sua madre e Modugno si sia rivelata all’origine di tanto malessere cui, fino a quel momento, non sapeva dare un nome.

 

La scrittura, dopo molte delusioni, è servita?

«È stata impegnativa, dolorosa, a tratti divertente, ma soprattutto catartica. Un appuntamento con la mia vita che avevo fissato da tempo. La mia strana vicenda mi ha fatto accumulare tanta sofferenza che dovevo esternare in qualche modo. Ho cominciato a scrivere solo nel 2017 a causa di un tumore che mi ha bloccato a letto».

 

lucrezia lante della rovere fabio modugno gaia beretta foto di bacco

Ci sono coincidenze sorprendenti di cui Roma è la scena. Come l’amicizia adolescenziale con Marcello Modugno, suo fratellastro.

«Roma è un mio grande amore. Fin dall’infanzia i rapporti con i Camilli erano molto tesi, ho cominciato ad uscire presto di casa in cerca di amore e rispondenza che non trovavo dentro la famiglia. Poi quando eravamo ragazzi, la città, pur nella sua grandezza cosmopolita, aveva la dimensione del paese dove tutti si conoscono. È stato girando tra i locali del centro storico, come l’Hemingway, che ho conosciuto Marcello».

 

lucrezia lante della rovere fabio modugno francesca d aloja pierluigi battista foto di bacco

La Cassazione le ha dato ragione nel 2019. C’è qualcosa che non riesce a perdonare?

«Non si tratta di perdonare, per me, ma di andare avanti. Non provo rabbia, piuttosto rammarico per non aver mai conosciuto mio padre Mimmo, che ha ammesso la relazione con mia madre quando era troppo tardi. Ma forse il rammarico più grande è esser stato rifiutato dai miei fratellastri. Credevo nella forza dei Moschettieri e del Fantastici Quattro, mi ero illuso d’instaurare un piano affettivo con loro, una sinergia».

 

lucrezia lante della rovere fabio modugno foto di bacco

Una vita da film o solo da romanzo?

«Vedremo. Per ora sono pienamente immerso nella dimensione del libro e sono molto contento del confronto che ho instaurato con i lettori».

 

lucrezia della rovere ilaria genatiempo gelasio gaetani d aragona lovatelli foto di bacco

Alla presentazione (libreria Feltrinelli, Galleria Alberto Sordi, piazza Colonna, ore 18) partecipano, con l’autore, Pierluigi Battista, Francesca d’Aloja e Lucrezia Lante della Rovere.

 

ilaria genatiempo foto di bacco (2)libro presentatofabio modugno foto di baccoamanda sandrelli paolo giovannucci foto di bacco (2)gelasio gaetani d aragona lovatelli lucrezia della rovere foto di baccofrancesca d aloja fabio modugno lucrezia lante della rovere pierluigi battista foto di baccoamanda sandrelli paolo giovannucci foto di bacco (1)francesca d aloja fabio modugno lucrezia lante della rovere foto di baccoamanda sandrelli foto di baccofrancesca d aloja gelasio gaetani d aragona lovatelli foto di baccolucrezia lante della rovere foto di bacco (1)gaia beretta fabio modugno foto di baccoilaria genatiempo foto di bacco (1)

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO