influenza

COME È POSSIBILE DISTINGUERE UNA SEMPLICE INFLUENZA DAL COVID? NONOSTANTE I DUE VIRUS SIANO DIVERSI, I SINTOMI SONO SIMILI: PER PARLARE DI FEBBRE È NECESSARIO L’INSORGERE DI TRE SINTOMI TIPICI IN CONCOMITANZA, OVVERO FEBBRE ALTA, DOLORI MUSCOLARI, TOSSE E NASO CHE COLA – PER IL CORONAVIRUS LA SINTOMATOLOGIA È MOLTO SIMILE, MA SI PUÒ SPERIMENTARE ANCHE…

Irma D'Aria per "www.repubblica.it"

 

influenza 4

Febbre, tosse secca, vomito, diarrea. Prima del Sars-Cov-2, non avremmo avuto nessun dubbio nel fare un’ipotesi di diagnosi prima ancora di andare dal medico perché sono i classici sintomi dell’influenza che, secondo le stime, colpirà dai 4 agli 8 milioni di italiani che si ammaleranno anche a causa di uno dei 262 virus cugini dell’influenza che danno appunto sintomi simili, ma tendenzialmente più lievi. Ma ora con il Coronavirus che continua a farla da padrone, il dubbio è legittimo e distinguere se i sintomi siano quelli di una banale (ma pur sempre rischiosa) influenza oppure Covid non è affatto facile.

influenza anziani

 

I sintomi dell’influenza

Nonostante i due virus siano diversi, i sintomi che caratterizzano l’influenza stagionale e il Covid-19 sono molto simili. “Per parlare di influenza stagionale che si distingue a sua volta dai sintomi para-influenzali - spiega il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi - è necessario l’insorgere di tre sintomi tipici in concomitanza: insorgenza brusca della febbre oltre il 38°, presenza di almeno un sintomo sistemico come dolori muscolari o articolari e presenza di almeno un sintomo respiratorio come tosse, naso che cola, congestione e secrezione nasale, mal di gola”.

anziani vaccino influenza 1

 

E quelli di Covid

Per quanto riguarda il Covid-19, la sintomatologia è molto simile: “C’è febbre sopra i 37.5°, tosse, mal di gola, raffreddore, difficoltà respiratorie - spiega Pregliasco - tuttavia il Covid-19 può portare anche a perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o anche solo diminuzione (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o anche alterazione (disgeusia), sintomi tipici e non legati all’influenza stagionale”.

 

Che fare con i bambini

Con le temperature in leggero calo, la frequentazione della scuola e degli ambienti legati alle attività sportive, è facile che un bambino o un adolescente abbia un raffreddore o un po’ di tosse.

 

influenza 2

E’ il caso di allarmarsi?  “Con la ripresa della scuola - spiega Rocco Russo, pediatra responsabile del tavolo tecnico sulle vaccinazioni della Società italiana di pediatria - i bambini passano più tempo in ambienti chiusi e quindi anche chi è allergico può facilmente presentare sintomi generici come starnuti o tosse. Se non c’è febbre non è il caso di allarmarsi, ma se invece sale anche la temperatura bisogna subito rivolgersi al pediatra”.

 

I primi virus para-influenzali

influenza anziani 1

Già in questi giorni c'è in giro un primo virus para-influenzale con febbre alta solo per un giorno e diarrea: i genitori come possono capire di cosa si tratta visto che la diarrea nei bambini è elencato come sintomo Covid? “La dissenteria - avverte Russo - rientra sia nei sintomi del Covid che in quelli di alcune forme virali caratterizzati proprio da disturbi gastrointestinali, come il Rotavirus.

influenza 1

 

Ecco perché, anche in caso di virus para-influenzali e sintomi che poi scompaiono anche il giorno dopo la loro comparsa, purtroppo non c’è modo di distinguere. Bisogna rassegnarsi perché sia il virus dell’influenza che il Coronavirus interessano le alte vie aeree e hanno una sintomatologia sovrapponibile”.

 

La diagnosi

Nel tentativo di cercare delle differenze, i Center for Disease Control e l’Oms concordano sul fatto che i tempi di incubazione tra i due virus sono diversi. Se, infatti, il tempo medio di comparsa dei sintomi con un virus influenzale va da uno a 4 giorni, per Sars-Cov-2 la media è di cinque giorni ma la finestra può allargarsi da 2 a 14 giorni. Ma non ci si può basare solo su questo e in caso di febbre non c’è verso: “Per distinguere in modo netto tra influenza e Coronavirus - conclude Pregliasco - serve il tampone”.

 

influenza

Tampone rischioso per i bambini?

Anche per i bambini l’unica via è quella del tampone: “Poiché distinguere è molto difficile non solo per il genitore ma per lo stesso pediatra - prosegue Russo - l’unico strumento che ci permette di differenziare è il tampone. Il genitore ha l’obbligo di intercettare i sintomi e parlarne al pediatra, che metterà in atto i percorsi raccomandati dal Ministero della Salute per poter procedere”.

 

tampone

In questi giorni online c'è chi ipotizza che il tampone possa essere rischioso per i bambini, per una eventuale rottura e conseguente inalazione o addirittura il rischio di lesioni alla mucosa nasale, orale e faringea. E’ davvero così? E da che età si può fare il tampone ai bambini?

 

tampone faringeo

“Non c’è nessuna evidenza scientifica o casi riportati in letteratura che indichino un rischio concreto per i bambini - chiarisce il pediatra della Sip - il tampone è uno strumento di prevenzione importante che può essere fatto a qualsiasi età, anche nei neonati, e che quando viene effettuato secondo le procedure non crea nessun problema a parte un po’ di fastidio come avviene anche per gli adulti. Va fatto, perché serve a proteggere il bambino, sopportando il fastidio come si sopporta il piccolo dolore della puntura”.  

 

Il vaccino per una diagnosi differenziale

Il ‘mantra’ sulla necessità quest’anno di vaccinarsi tutti contro l’influenza si basa anche sul fatto che - oltre a proteggerci dal virus influenzale - può aiutare proprio ad evitare la confusione dei sintomi: “È importante quest’anno più che mai - dichiara Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie - evitare di azzerare i sintomi dell’influenza e rischiare di ‘nascondere’ il vero quadro della situazione.

vaccino influenza

 

Per questo è importante che le persone facciano il vaccino contro l’influenza”. Fortemente raccomandato anche ai bambini e non solo per favorire la diagnosi differenziale: “Soprattutto nei bambini a rischio con patologie croniche - dichiara il pediatra Russo - serve sia ad evitare la diffusione del virus influenzale sia a proteggerlo in caso di co-infezione dal rischio di un decorso più grave”.

tampone faringeo 4tampone TAMPONE CORONAVIRUS tampone coronavirustampone faringeo 1tamponetampone coronavirus tampone faringeo 3tampone faringeo 5tampone faringeo tamponetampone faringeo 6tamponebollettino tampone

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump

SE SIETE CURIOSI DI SAPERE DOVRÀ ANDRÀ A PARARE IL DELIRIO DI ONNIPOTENZA TRUMPIANA, È INTERESSANTE SEGUIRE LE MOSSE DELLA SUA ‘’EMINENZA NERA’’, IL MILIARDARIO PETER THIEL - PUR NON COMPARENDO MAI IN PUBBLICO, ATTRAVERSO PALANTIR TECHNOLOGIES, UNO TRA I POCHI COLOSSI HI-TECH CHE COLLABORA CON LE AGENZIE MILITARI E DI INTELLIGENCE USA, THIEL HA CREATO UNA VERA E PROPRIA INFRASTRUTTURA DI POTERE CHE NON SOLO SOSTIENE IL TRUMPONE, MA CONTRIBUISCE A DEFINIRNE L’IDENTITÀ, LE PRIORITÀ E LA DIREZIONE FUTURA - LA SVOLTA AUTORITARIA DI TRUMP, CHE IN SEI MESI DI PRESIDENZA HA CAPOVOLTO I PARADIGMI DELLO STATO DI DIRITTO, HA LE SUE RADICI IN UN SAGGIO IN CUI THIEL SOSTIENE APERTAMENTE CHE ‘’LIBERTÀ E DEMOCRAZIA SONO INCOMPATIBILI’’ PERCHÉ IL POTERE SI COLLOCA “OLTRE LA LEGGE” – OLTRE A INTERMINABILI TELEFONATE CON L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA, THIEL GODE DI OTTIMI RAPPORTI CON LA POTENTE CAPOGABINETTO DEL PRESIDENTE, SUSIE WILES, E COL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT, CON CUI ORDISCE LE TRAME ECONOMICHE - SE MEZZO MONDO È FINITO A GAMBE ALL’ARIA, IL FUTURO DELLA MENTE STRATEGICA DEL TRUMPISMO SEMBRA TINTO DI “VERDONI”: LE AZIONI DI PALANTIR SONO QUINTUPLICATE NEGLI ULTIMI 12 MESI, E NON SOLO GRAZIE ALLE COMMESSE DI STATO MA ANCHE PER GLI STRETTI INTERESSI CON L’INTELLIGENCE ISRAELIANA (UNO DEI MOTIVI PER CUI TRUMP NON ROMPE CON NETANYAHU...)

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - C’ERA UNA VOLTA LA LEGA DI SALVINI - GETTATO ALLE ORTICHE CIÒ CHE RESTAVA DEI TEMI PIÙ IDENTITARI DEL CARROCCIO, DECISO A RIFONDARLO NEL PARTITO NAZIONALE DELLA DESTRA, SENZA ACCORGERSI CHE LO SPAZIO ERA GIÀ OCCUPATO DALLE FALANGI DELLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, HA PERSO IL LUME DELLA RAGIONE: UNA FURIA ICONOCLASTA DI NAZIONALISMO, SOVRANISMO, IMPREGNATA DI RAZZISMO, XENOFOBIA, MASCHILISMO E VIOLENZA VERBALE - SECONDO I CALCOLI DEI SONDAGGISTI OGGI QUASI LA METÀ DEI CONSENSI DELLA LEGA (8,8%) APPARTIENE AI CAMERATI DEL GENERALISSIMO VANNACCI CHE MICA SI ACCONTENTA DI ESSERE NOMINATO VICESEGRETARIO DEL CARROCCIO: CONSAPEVOLE CHE L’ELETTORATO DI ESTREMA DESTRA, AL SURROGATO, PREFERISCE L’ORIGINALE, SI È TRASFORMATO NEL VERO AVVERSARIO ALLA LEADERSHIP DEL CAPITONE, GIÀ CAPITANO - OGGI SALVINI, STRETTO TRA L’INCUDINE DELL'EX GENERALE DELLA FOLGORE E IL MARTELLO DI MELONI, È UN ANIMALE FERITO, QUINDI PERICOLOSISSIMO, CAPACE DI TUTTO, ANCHE DI GETTARE IL BAMBINO CON L'ACQUA SPORCA...

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...