elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

 

 

DAGOREPORT

DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A MAR-A-LAGO

Gonfia come una mongolfiera, l’armata BrancaMeloni era decollata nottetempo per la Florida per far vedere al mondo cosa era capace di combinare l’ex Underdog della Garbatella e, dopo 24 ore, è ritornata a casa con le classiche pive nel sacco. Delusa e umiliata. Un fallimento che non potrà non avere conseguenze per il Camaleonte di Palazzo Chigi.

 

Oltre alla propaganda di un’immagine di donna sempre in movimento che risolve qualsiasi problema con la sua “scorza di volontà”, l’obiettivo del blitz transoceanico della “Ducetta Stars and Stripes” era di sondare la possibile reazione di Trump a un eventuale rifiuto italiano all’estradizione negli Usa dell’ingegnere iraniano-spione, arrestato a Malpensa su “ordine” americano il 16 dicembre, tre giorni prima della giornalista italiana Cecilia Sala ammanettata a Teheran.

 

CECILIA SALA

La premier, ricostruisce oggi un articolo di Alberto Simoni e Ilario Lombardo sulla “Stampa”, sarebbe volata fino a Mar-a-Lago per informare Trump “di considerare “la liberazione di Sala una questione di interesse nazionale”.

 

“Meloni ha sondato Trump, nell'informalità di un incontro fuori dalle agende ufficiali si è presentata come una leader che anticipa al suo alleato un atto imminente di governo, pregandolo di chiudere un occhio e di comprendere perché lo fa. È andata di persona a Mar-a-lago come gesto di attenzione al fatto che sarà lui a subire lo strappo italiano, anche se il protocollo americano non prevede che il presidente eletto possa prendere alcuna decisione”.

 

 

Mohammad Abedini najafabadi

A questo punto sorgono spontanee alcune domande sull’inadeguatezza di Giorgia Meloni a governare l’Italia: intanto del blitz in casa Trump ha per caso informato il capo dello Stato Sergio Mattarella e il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen?

 

Secondo: si è chiesta la premier se tale incontro, comprensivo di cenetta più documentario che sostiene la tesi dei brogli delle elezioni del 2020 vinte da Biden a scapito di Trump, avrebbe fatto girare i cabasisi a “Sleepy Joe”, fino al 20 gennaio corrente presidente in carica degli Stati Uniti?

 

Di più: l’ultimo viaggio presidenziale di Biden è in agenda il 9 gennaio Biden quando sbarcherà a Roma per incontrare il Santo Padre. E si sussurra in ambienti autorevoli che il giorno successivo il presidente in uscita degli Stati Uniti avrebbe incontrato Giorgia Meloni. Vabbè che è rimban-Biden però, di fronte a un tale sgarbo istituzionale, un “fuck you!” sarà capace ancora di spararlo.

 

biden meloni vertice nato

Ancora. Prima di Meloni, l’ungherese Viktor Orban e l’argentino Javier Milei erano stati a Mar-a-Lago dopo la vittoria di novembre. Ma nessuno, secondo quanto raccontato dal Wall Street Journal, è stato accolto trionfalmente da Trump come la premier volante: “Una donna fantastica che ha davvero preso d'assalto l'Europa". Chissà come avranno gradito Macron, Scholz, Sanchez, Tusk, per non parlare di Ursula von der Leyen, di tale endorsement…

 

Non è finita. Eccola la Giovanna d’Orco della Garbatella costretta a smentire, via Ansa, l’indiscrezione dell’agenzia americana Bloomberg che durante il colloquio di 90 minuti tra Trump e Meloni, oltre alla questione Sala-Iran, si è aggiunto il tema di un contratto da un miliardo e mezzo di euro con SpaceX di Musk; notizia liquidata oggi pomeriggio dalla stessa premier come “semplicemente ridicola”.

 

giorgia meloni premiata da elon musk all atlantic council - FOTO LAPRESSE

Dell'articolo di Bloomberg, però, colpisce un passaggio: "Il governo italiano sta esaminando le alternative all'opzione Starlink di Musk, tra cui la società di costellazione satellitare IRIS2 dell'UE e la costruzione di una propria costellazione satellitare. In entrambi i casi, il costo dei progetti avrebbe superato i 10 miliardi di euro" (contro il meno oneroso 1,5 miliardi di SpaceX).

 

La cifra esatta è un dettaglio non irrilevante: perché solo i partecipanti alla trattativa possono conoscerla (il precipitoso Musk, futuro esponente dell’amministrazione Trump, ha contribuito a spifferare la notizia?).

 

ELISABETTA BELLONI - G7 DI BORGO EGNAZIA

Quando piove a Roma, diluvia davvero. Il papocchio della Meloni trumpizzata ha fatto scopa questa mattina con lo scoop di “Repubblica” che ha annunciato le dimissioni di Elisabetta Belloni dal Dis, organismo che coordina le due agenzie dell’intelligence italiana.

 

Scoop che ha fatto saltare gli otoliti del presidente del Consiglio: prima delle festività natalizie, quando la Belloni aveva presentato le sue dimissioni, anticipando di cinque mesi la scadenza del suo mandato la Ducetta aveva pregato di annunciarle dopo il 15 gennaio. Ma le notizie, si sa, non galleggiano.

 

alfredo mantovano giorgia meloni

E poi da un pezzo si registravano attriti e scazzi dell’ex zarina della Farnesina con il sottosegretario con tanto di delega per i Servizi Segreti, il pio Alfredo Mantovano, e con il direttore dell'Aise, generale Giovanni Caravelli.

 

Recentemente l’irrilevanza della gran capa delle spie è diventata lampante quando è stata tagliata fuori dalla Meloni in modalità “Qui comando io!” sia sulla scelta di Del Deo come suo vice al Dis, sia sulla nomina a vice direttore dell’Aise del generale Figliuolo, un esperto di logistica del tutto a digiuno di servizi e servizietti, al posto del belloniano Boeri.

 

 

GIOVANNI CARAVELLI

Ma secondo un lancio dell’Agenzia Nova “la decisione di dare le dimissioni sarebbe stata presa dopo un diverbio con il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, nato attorno alla vicenda di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran.

 

Stando a quanto riportato da "Il Fatto quotidiano", alcuni ritardi iniziali da parte dell'intelligence nelle comunicazioni relative all'arresto della giornalista italiana avrebbero infatti complicato la situazione della giornalista italiana”.

 

Agenzia Nova continua: “Il ministero degli Esteri e i Servizi segreti sarebbero stati informati della sua sparizione sin dal pomeriggio del 19 dicembre, ricevendo poi conferma la mattina del 20 dicembre in seguito a una telefonata di Sala dal carcere di Evin, ma non avrebbero informato il titolare del ministero della Giustizia, Carlo Nordio, che il 20 dicembre sottoscrive la richiesta di mantenere in carcere l'ingegnere iraniano Mohammad Abedini senza sapere dunque nulla di quanto accaduto alla giornalista italiana”.

 

cecilia sala

Essì, il 2025 è cominciato bene per Giorgia Meloni con una calza della befana zeppa di rogne e fallimenti.

DONALD TRUMP - GIORGIA MELONI - MARCO RUBIO

MELON DUKS - MEME BY EMILIANO CARLI SULLA PRESENZA DI ELON MUSK AD ATREJUgiorgia meloni elon musk giorgia meloni premiata da elon musk all atlantic council 3

joe biden e giorgia meloni al concerto di andrea bocelli g7 la trattativa di khamenei per cecilia sala il giornalone la stampa

Ultimi Dagoreport

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…