donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CERCASI DISPERATAMENTE TALE MELONI GIORGIA, DI PROFESSIONE PREMIER, CHE DEFINIVA “UN’OPPORTUNITÀ” LA MANNAIA DEL DAZISTA TRUMP - DOVE È ANDATA A NASCONDERSI L’’’ANELLO DI CONGIUNZIONE’’ TRA AMERICA FIRST E L’EUROPA DEI "PARASSITI?" A CHE È SERVITA LA SUA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON LO PSICO-DEMENTE DELLA CASA BIANCA CHE CINGUETTAVA: “MELONI È UN LEADER E UNA PERSONA FANTASTICA”? - CHE FOSSE TAGLIATA FUORI DAI GIOCHI, LA REGINA DI COATTONIA DOVEVA FICCARSELO IN TESTA QUANDO L’ALTRO GIORNO HA CHIAMATO URSULA PER SCONGIURARLA DI NON RISPONDERE CON I CONTRO-DAZI AL TRUMPONE. LA KAISER DI BRUXELLES LE HA RISPOSTO CON PIGLIO TEUTONICO CHE LA DECISIONE FINALE SULLA POLITICA COMMERCIALE DELL’UNIONE APPARTIENE SOLO A LEI. COME A DIRE: "A COSETTA NON T’ALLARGA’, QUI COMANDO IO!" - ED ORA “IO SONO GIORGIA” SI TROVA A DOVER AFFRONTARE UNA GUERRA COMMERCIALE CHE TOCCA MOLTO DURAMENTE LA SUA BASE ELETTORALE, E NON SOLO QUELLA CHE VIVE DI EXPORT, COME AGRICOLTURA, LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, I TESSILI. UN BAGNO DI SANGUE E, IN PROSPETTIVA, UNA CATASTROFE POLITICA…

DAGOREPORT

TWEET SUI DAZI E GIORGIA MELONI

Cercasi disperatamente la “Giorgia dei Due Mondi” che affermava che i dazi trumpiani possono essere “un’opportunità”. Dove è andata a nascondersi l’’’anello di congiunzione’’ di Palazzo Chigi tra l’America First di Trump e ''l’Europa dei parassiti"?

 

A che cazzo è servita la sua “special relationship” con lo psico-demente della Casa Bianca che tre mesi fa dichiarava: “Amo l’Italia. Meloni è un leader e una persona fantastica”?

 

Detto poco poeticamente: l’Italia governata dalla Statista della Garbatella non conta un amato cazzo.

 

TWEET SUI DAZI E GIORGIA MELONI

Fino alle ore 22 di ieri la Ducetta (confortata, sembra, da presunti “amici italiani di Trump”) si cullava nella speranza che l’Italia fosse trattata meglio di altri paesi o che comunque (che poi è la stessa cosa) alcuni settori in cui noi siamo più esposti, fossero esclusi (in primis l’agroalimentare).

 

Così non è stato, anzi Trump ha rimarcato che per lui nella Ue sono tutti uguali, Macron e Meloni, per cui è inutile cercare distinguo e capriole cerchiobottiste.

 

Zac! Adesso il panico si è impossessato dell’Underdog: ha annullato tutti gli impegni di oggi per convocare un vertice straordinario del governo sulle tragiche ricadute economiche causate dal 20% del Dazista Trump.

 

la stretta di mano tra donald trump ed emmanuel macron 2

Una volta che il gioco si è fatto duro e i duri hanno cominciato a giocare, con l’entrata sul ring del duplex Starmer-Macron, la Melona è finita alle corde sotto una gragnuola di colpi. Alle 22 di ieri, finite tutte le minchiate da Regina di Coattonia, è finita al tappeto.

 

Un mese prima dell’entrata in vigore dei dazi americani – una sorta di terza guerra mondiale portata avanti con altri mezzi – il presidente degli Stati Uniti ha fatto orecchie da mercante alle suppliche dell’Underdog per un incontro alla Casa Bianca che avrebbe dovuto épater i burocrati di Bruxelles.

 

keir starmer donald trump

Assistendo all’ingresso nello Studio Ovale del premier britannico e del presidente francese, ricevuti con tutti gli onori dal suo amico Trump, le era partito l'embolo del rosicamento.

 

Mentre la premier de’ noantri, quando riuscì a ottenere uno straccio di invito all’insediamento di “King Donald” a Washington lo scorso gennaio, fu sbattuta nelle ultime file, accanto all’argentino della motosega, Milei.

 

Oggi 3 aprile i fatti ormai parlano chiaro e le veline di Palazzo Chigi sono finite nel cestino: la Ducetta di Palazzo Chigi è stato tagliata fuori dalla scena internazionale come certe presenze moleste che ne fanno di tutti colori per imbucarsi alle feste dove non sono stati pregati.

 

DONALD TRUMP ANNUNCIA DAZI RECIPROCI A TUTTI I PAESI DEL MONDO

Non resta in mano alla Poverina nemmeno la carta del galoppino italiano di Elon Musk, Andrea Stroppa, come ai tempi del suo blitz a Mar-a-lago per la liberazione di Cecilia Sala dalle galere di Teheran.

 

Non basterà un semplice Oki per debellare l’ubriacatura trumpiana della Meloni, con applausi al “genio” di Musk e attacchi alle politiche europee. Priva di cultura del potere, circondata dai quei geni della politica che si chiamano Fazzolari e Scurti, la povera Giorgia non ha capito in tempo che, della sua Nazione, Trump se ne fotte.

 

Non le è entrato nei neuroni nemmeno è bastato che il suo governo non firmasse il contratto miliardario con SpaceX di Musk per i satelliti a bassa quota per assistere all’inedito e umiliante spettacolo di uno Stroppa qualsiasi che sparava intemerate, del tipo: “Agli amici di FdI: evitate di chiamarci per conferenze o altro".

 

ELON MUSK GIORGIA MELONI ANDREA STROPPA

Sto’ svalvolato ex hacker diventato lobbista è arrivato al punto di tempestare di chiamate il Quirinale per ottenere un colloquio con il presidente Sergio Mattarella.

 

Che fosse tagliata fuori dai giochi, irrilevante e fastidiosa come una ronzante mosca estiva, Giorgia Meloni doveva ficcarselo in testa quando l’altro giorno ha chiamato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, per fermarla sulle contromisure europee al “dazismo” trumpiano.

 

Lo scambio telefonico tra le due signore ha avuto accenti piuttosto aspri. La Thatcher della Garbatella ha insistito sulla necessità di “scongiurare in tutti i modi una guerra commerciale” applicando dei contro-dazi.

 

GIORGIA MELONI TRA DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA DI GIANNELLI

L’ex portaborsette di Angela Merkel, che Starmer e Macron hanno trasformato nella Kaiser di Bruxelles,  le ha risposto con piglio teutonico che non solo i “parassiti europei” (copy Vance) avrebbero dovuto imporre dei dazi prima del “Giorno della liberazione” Usa, ma che la decisione finale sulla politica commerciale dell’Unione appartiene solo a lei. Come a dire, “a Cosetta, non t’allarga, qui comando io…”

 

Calata la mannaia delle cosiddette “tariffe reciproche”, ecco una Melona che stamattina balbetta all’agenzia Ansa che bisogna “aspettare.. valutare con attenzione… rispondere, se serve, ma senza isterie”.

 

Se Mattarella liquida la scelta dell'amministrazione americana un "errore profondo" che richiede “una risposta compatta, serena, determinata» dell’Europa”, la Cosetta di Palazzo Chigi a denti stretti è costretta a riconoscere i "risvolti pesanti" sull’economia italica e ammette che "se servirà" bisognerà difendere gli interessi nazionali, ed europei, immaginando "risposte adeguate".

 

patrizia scurti alfredo mantovano e giorgia meloni - messa in suffragio di Giovanni Paolo II - foto lapresse

Essì, “Io sono Giorgia” si trova a dover affrontare una guerra commerciale che tocca molto duramente la sua base elettorale: agricoltura, le piccole e medie imprese che vivono di export, i tessili. Un bagno di sangue e, in prospettiva, una catastrofe politica.

sergio mattarella donald trumpGIORGIA MELONI - URSULA VON DER LEYEN

GIORGIA MELONI E I DAZI DI TRUMP - VIGNETTA BY NATANGELO

DAZIO MERDA - MEME BY GROKla stretta di mano tra donald trump ed emmanuel macron 1il livido sulla mano di donald trumppatrizia scurti e giorgia meloni - messa in suffragio di Giovanni Paolo II - foto lapresseTWEET SUI DAZI - GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINIla stretta di mano tra donald trump ed emmanuel macron 3DONALD TRUMP ANNUNCIA DAZI NEL 'LIBERATION DAY' - 2 APRILE 2025DONALD TRUMP ANNUNCIA DAZI RECIPROCI UNIVERSALI DALLA CASA BIANCA - LIBERATION DAY - 2 APRILE 2025DONALD TRUMP FIRMA ORDINE ESECUTIVO SUI DAZI IL GIARDINO DELLE ROSE DELLA CASA BIANCA PER IL LIBERATION DAY - ANNUNCIO DEI DAZIDONALD TRUMP ANNUNCIA DAZI NEL 'LIBERATION DAY' - 2 APRILE 2025DONALD TRUMP ANNUNCIA DAZI NEL 'LIBERATION DAY' - 2 APRILE 2025DONALD TRUMP ANNUNCIA DAZI NEL 'LIBERATION DAY' - 2 APRILE 2025DONALD TRUMP ANNUNCIA DAZI NEL 'LIBERATION DAY' - 2 APRILE 2025donald trump annuncia dazi reciproci liberation day 3donald trump annuncia dazi reciproci liberation day 4donald trump annuncia dazi reciproci liberation day 1donald trump annuncia dazi reciproci liberation day 2TUTTI I DAZI PER MARY - MEME BY EMILIANO CARLIIL CARTELLONE CON I DAZI DI TRUMPI DAZI RECIPROCI ANNUNCIATI DA TRUMP I DAZI RECIPROCI ANNUNCIATI DA TRUMP IL CALO DI WALL STREET DOPO L ANNUNCIO DEI DAZI DI TRUMPdonald trump firma l ordine esecutivo sui dazi reciproci TADAZI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Ultimi Dagoreport

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"