gabriella carlucci

“NEL 2001 VENNI ELETTA ALLA CAMERA. ERO DI DESTRA E PORTAVO I TACCHI ALTI, MI DICEVANO CHE ERO SCEMA” – LA EX BERLUSCONIANA GABRIELLA CARLUCCI APRE LE VALVOLE: “DOPO LA PARODIA DEL TRIO, NOI SORELLE CARLUCCI GIURAMMO DI NON FARE PIÙ UN PROGRAMMA INSIEME” – "DICEVANO CHE ERAVAMO RACCOMANDATE DA PAOLO CIRINO POMICINO, UN VECCHIO AMICO DI FAMIGLIA. MILLY STA LÌ DA 40 ANNI, CON MERITO. HA FATTO TUTTO DA SOLA, COME ME" – LA VERITA’ SULLA PORSCHE PARCHEGGIATA SUL MARCIAPIEDE DAVANTI ALLA CAMERA, I CAPELLI TIRATI ALLA IENA FILIPPO ROMA, L’ADDIO A FORZA ITALIA, LE PROVE ESTREME: “MI SONO BUTTATA DA UNA GRU E UN TORO MI HA…”

Giovanna Cavalli per il Corriere della Sera - Estratti

 

 

(...)

gabriella carlucci 1

 Delle tre sorelle Carlucci, Gabriella, 66 anni, è quella di mezzo, prima di Anna.

Il Trio Lopez-Marchesini-Solenghi vi fece un’immortale parodia a Sanremo ‘89.

«Divertente ma giurammo: mai più in tv tutte insieme».

 

A lei andò già bene, impersonata dalla Marchesini, ad Anna toccarono i baffoni di Massimo Lopez.

«Eh. Da allora evitiamo di prestare il fianco».

Raccomandate da Paolo Cirino Pomicino, si diceva.

«Un vecchio amico di famiglia, già da ragazzine lo avremo incontrato mille volte. Milly sta lì da 40 anni, con merito. Non mi sembra che avesse necessità di spinte. Ha fatto tutto da sola, come me».

 

Cominciò a «Portobello» .

«Inviata speciale, in giro per il mondo. Enzo Tortora mi scelse perché non mi spaventava nulla. Facevamo 18 milioni di spettatori. Ero una sconosciuta, il giorno dopo la gente mi fermava per strada».

 

A Sanremo ‘88 con Bosè.

«I big erano andati a Mediaset e Arbore rifiutò. Miguel mi scelse perché parlavo spagnolo, al provino gli raccontai una barzelletta. Al debutto, per lo stress mi riempii di puntini rossi sul collo. Un truccatore li nascose con due quintali di fondotinta».

enzo tortora gabriella carlucci 77

 

Nel ‘90 con Dorelli .

«Mi ritrovai senza voce. Mi salvò Toto Cutugno: “Tranquilla, ci penso io”. E mi preparò la sua tisana magica».

 

Che c’era dentro?

«Forse erbe. Secondo me anche cortisone, dopo 10 minuti parlavo benissimo».

 

A «Buona Domenica» con Gerry Scotti. (...) Si gettava in imprese spericolate e diventò “Super-Gabry”.

«Roberto Ferrante, autore e mio amico, sapeva che praticavo sport estremi e mi propose di farlo in tv: “Diamo una botta di adrenalina”. Mi allenai con un team di stuntman».

 

Si buttò da una gru.

gabriella carlucci 44

«Il bungee jumping era la moda del momento. Ero felice, non vedevo l’ora».

Impavida.

 

 

(...)

Quando corse in auto tra le fiamme non andò tutto liscio.

«Ho respirato il fumo, però mi sono ripresa subito».

Campionessa di toro meccanico.

«Gambe strette sotto la sella, schiacciata da un lato. Nessuno mi ha mai battuto».

Solo un vero toro in carne e corna la mandò ko.

«A un rodeo in Lombardia, mi ha disarcionato all’ultima prova. Mi sono strappata i muscoli della gamba destra, ho un buco sulla coscia, un dolore tremendo. Ma sono stata fortunata».

 

Perché?

«Mi mandarono i medici del Milan Lab che con un laser speciale mi hanno rimesso in piedi. Però fui costretta a smettere con le sfide».

 

(...)

Si iscrisse a Forza Italia.

«Berlusconi aveva appena presentato il suo programma politico. Mi chiamò proprio il Corriere della Sera . “Che ne pensa?” Il giorno dopo scoprii che ero stata l’unica a parlarne bene, con Vianello e Mike Bongiorno. Mi telefonò Silvio. “Candidati con noi”. Risposi di no. “Però ti darò una mano”. Fondai il dipartimento Spettacolo e Cultura».

silvio berlusconi gabriella carlucci

 

Nel 2001 fu eletta alla Camera. E fu presa di mira.

«Ero di destra e portavo i tacchi alti, la cosa più carina che mi dicevano era che ero scema. Invece vinsi contro uno di sinistra fortissimo».

I colleghi la snobbavano.

«Mi vedevano come una marziana, alcuni parlando manco mi guardavano negli occhi. Poi però feci passare proposte con il sostegno di tutto l’arco parlamentare».

Tamponò un bus con la Porsche e poi la parcheggiò sul marciapiede davanti alla Camera.

«Fu il bus a tagliarmi la strada trinciandomi la targa davanti. E non ho lasciato l’auto sul marciapiede ma di traverso, vicino alle sbarre del parcheggio riservato ai parlamentari, che era pieno. Ci sono addetti incaricati di sistemarle se non c’è posto, le chiavi erano dentro».

 

La Porsche ce l’ha ancora?

gabriella carlucci 79

«Certo, la comprai nel ‘94, era il mio sogno di bambina».

 

Nel 2008 tirò i capelli alla Iena Filippo Roma.

«L’ho strapazzato, ma certa gente ti viene sotto solo per fare ascolti, gli fa gioco provocarti. “Sei in ritardo”. Ma ero appena uscita dalla commissione Infanzia e stavo andando a piedi alla Camera».

Nel 2011 lasciò il Cavaliere: qualcuno la soprannominò “Gabriella iscariota”.

«Ero a disagio da tempo nel partito. In Parlamento votavo le nostre proposte ma poi a Margherita di Savoia, dove ero sindaco, la gente si lamentava con me che non c’era lavoro, che moriva di fame, che non aveva casa. Quelli credevano di colmare il deficit con la lotta all’evasione, figurati. Alla fine non ce l’ho fatta più».

 

Berlusconi se la prese?

«Lui no, i suoi sì».

 

Invece sta con suo marito Marco da 29 anni.

«Se non avessi incontrato lui non mi sarei più sposata.

altri fidanzati non mi volevano indipendente o che lavorassi in tv, lui mi sostiene».

gabriella carlucci tira i capelli a filippo roma

 

Disse: «Gli uomini li voglio alti, belli e deficienti».

«A 20 anni, poi ho deciso che li volevo pure super-intelligenti. Non vedevo l’ora di essere autonoma, i miei genitori non ci facevano uscire. Per papà “le ragazze perbene alle 8 di sera tornano a casa”».

Basta tv, basta politica.

«Mi sono reinventata imprenditrice nel cinema. Noi italiani facciamo bei film ma poi siamo carenti nella distribuzione all’estero. Ecco, io mi occupo di promozione in Spagna e Serbia. E organizzo grandi eventi per arte, moda, cibo, agricoltura».

 

Tornerebbe in tv?

«Per un programma di storia. O uno con cui mettere in contatto chi offre lavoro e chi lo cerca».

gabriella carlucci

 

Andrà mai a «Ballando»?

«No, troppo scontato».

 

Super-Gabry è sparita?

«C’è ancora, d’estate gioco a tennis 4 ore sotto al sole, poi vado in palestra e nuoto».

 

Sempre su tacco 12?

«Non li ho mai tolti».

gabriella carluccigabriella carlucci (2)gabriella carluccigabriella carlucci 34gabriella carlucci marco catelligabriella carlucci (2)luana ravegnini veronica bova fabiola sciabbarrasi gabriella carluccigabriella carluccigabriella carlucci corrado pescigabriella carlucci anna carluccigabriella carlucci anna carlucci (2)gabriella carlucci 3gabriella carlucci 2GABRIELLA CARLUCCIgabriella carlucci 4gabriella e milly carluccigabriella carluccigabriella carlucci foto di baccotrio imita le sorelle carlucci

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…