evoluzione uomo mal di schiena

AVETE IL MAL DI SCHIENA? COLPA DEGLI ANTENATI! - PER PERMETTERCI DI DIVENTARE LA SPECIE DOMINANTE SUL PIANETA IL NOSTRO CORPO HA DOVUTO FARE DIVERSI COMPROMESSI E OGGI FACCIAMO I CONTI CON LE LORO CONSEGUENZE – MALDISCHIENA, MESTRUAZIONI, PARTO E MOLTO ALTRO: ECCO TUTTI I CAMBIAMENTI DOVUTI ALL’EVOLUZIONE DELLA NOSTRA SPECIE….

I SETTE ERRORI EVOLUTIVI CHE CI FANNO SOFFRIRE

Giuliano Aluffi per "il Venerdì - la Repubblica"

 

Perché così tante persone, passati i 50 anni, hanno il mal di schiena? Come mai è così facile, mentre si mangia o si beve, che qualcosa ci vada di traverso? E perché il parto è così doloroso?

 

La risposta a queste, e molte altre domande, è nella nostra evoluzione: per permetterci di diventare la specie dominante sul pianeta il nostro corpo ha dovuto fare diversi compromessi, e oggi facciamo i conti con le loro conseguenze meno piacevoli, in molti casi divenute tali anche per via del nostro stile di vita.

 

A spiegarlo è il biologo Alex Bezzerides, docente di biologia al Lewis-Clark State College di Lewiston (Maine), nel saggio Evolution gone wrong (Evoluzione andata male, Hanover Square). «L' idea per il libro mi è venuta durante una lezione sui denti. Sul libro c' era l' illustrazione di una dentatura perfetta, ho fatto un sondaggio tra i 70 studenti nell' aula e ho scoperto che - tra apparecchi correttivi, denti storti e denti del giudizio rimossi - solo due di loro avevano denti che si adattavano alla perfezione alle loro bocche» spiega Bezzerides.

evoluzione uomo mal di schiena

 

Ma perché è tanto difficile avere denti perfetti? «Ai precursori dell' Homo sapiens servivano mascelle e mandibole grandi e forti, per una dieta a base di piante come quella che diventò la regola circa 4 milioni di anni fa, quando scesero dagli alberi» spiega Bezzerides.

 

I MOLARI GIGANTI DI LUCY

«In particolare, i molari si ingrandirono: ad esempio Lucy, il famoso fossile di Australopithecus afarensis, aveva molari giganteschi». Poi climi più aridi, in Africa, costrinsero i precursori dell' uomo a spostarsi di più per trovare cibo. «Ciò richiese non solo un modo più efficiente di percorrere lunghe distanze, ovvero camminare, ma anche un cibo più energetico: la carne» osserva Bezzerides. «Non avendo denti adatti a strappare i muscoli dalle ossa della selvaggina, 2-3 milioni di anni fa si iniziò ad usare pietre appuntite. E la necessità di cacciare grandi animali stimolò la cooperazione, la comunicazione e quindi anche l' aumento delle dimensioni del cervello. Più intelligenti, imparammo a controllare il fuoco.

lucy austrolopiteco

 

Cotta, la carne divenne più soffice e non ci fu più bisogno di un apparato masticatorio ingombrante: mascella e mandibola iniziarono a rimpicciolirsi, e così anche i denti, ma molto più lentamente». Per questo oggi sono più grandi di quanto richiederebbe un vero sorriso hollywoodiano.

 

QUEL TALLONE D' ACHILLE

La discesa dagli alberi è anche la ragione di guai come l' alluce valgo. «Fino a 4 milioni di anni fa le mani e i piedi dei nostri antenati facevano lo stesso lavoro: ci aiutavano ad arrampicarci sugli alberi. Quindi ci servivano articolazioni flessibili. Scesi a terra, ai piedi è stato richiesto un lavoro diverso: sorreggere tutto il peso del corpo, cosa che, nelle ginocchia umane, rende i menischi assai vulnerabili, e assorbire gli impatti continui col suolo» spiega Bezzerides.

alluce valgo

 

«Per un lavoro duro e grezzo di questo tipo, le 26 delicate - e inutili - ossa che ancora oggi fanno parte del piede umano (contro le 8 ossa dello struzzo, per dire) sono, più che un lusso, un tallone di Achille».

 

Possiamo accusare il bipedismo anche per i malanni della schiena. «Per poter rimanere in piedi senza sforzo, la spina dorsale ha dovuto adattarsi, aggiungendo nuove curve: la curvatura lombare, utile a spostare il baricentro del corpo, e quella cervicale, che permette alla testa di scaricare il peso del cranio in verticale sulla schiena invece che in avanti, cosa che affaticherebbe oltremisura i muscoli del collo e delle spalle» spiega Bezzerides.

 

MAL DI SCHIENA

«A sostenere queste due curve sono i muscoli della schiena: quando invecchiamo e perdiamo tono muscolare, le curve iniziano a deformarsi, e arrivano gli acciacchi: i dischi che separano le vertebre possono spostarsi e toccare i nervi».

 

Al bipedismo si deve anche, per certi versi, il dolore del parto: il passaggio alla stazione eretta ha ristretto infatti il canale della nascita.

 

E un altro inconveniente evolutivo di cui le donne farebbero volentieri a meno sono le mestruazioni. «Sulla loro origine c' è una teoria interessante: si tratterebbe di una forma di difesa della madre nei confronti della tendenza del feto a radicarsi troppo in profondità nell' utero» spiega Bezzerides. «Il 95 per cento dei mammiferi cambia le cellule che rivestono l' utero dopo il concepimento.

 

Ciclo mestruale

Invece nell' uomo e nelle scimmie africane ciò succede prima, in preparazione del concepimento. Cambia il rivestimento uterino e bisogna liberarsi, col sangue, di quello vecchio. Se non ci fosse questo ricambio, il feto potrebbe, attraverso la placenta, avere un impatto più pesante sul metabolismo della madre. Per avere un' idea di questo impatto: oggi, nel 10 per cento delle gravidanze, il feto può causare il diabete gestazionale: attraverso degli ormoni che contrastano l' azione dell' insulina, il feto può fare in modo che nel sangue della madre circoli più glucosio utile a nutrirlo. Con il ricambio continuo delle cellule dell' utero, la madre, in questa ipotesi, si costruirebbe le opportune difese contro questo tipo di "manipolazioni" chimiche».

 

L' IMPORTANZA DELLA GLOTTIDE

deglutizione

Molto più antica dell' Homo erectus è la radice di un' altra imperfezione: la facilità con cui il cibo può andarci di traverso, mettendo a rischio la vita. «Il problema è la contiguità della trachea con l' esofago. Tutto risale a 375 milioni di anni fa, quando una parte dei pesci ha deciso di stabilirsi sulla terraferma» spiega Bezzerides. «I polmoni sono emersi in questi animali sviluppandosi dall' apparato digerente. È da allora che trachea ed esofago, negli animali terrestri, sono così attaccati. E questo ci mette a rischio perché la via che va dal cavo orale ai polmoni deve incrociarsi con l' esofago. Quando non deglutiamo, l' apertura tra le corde vocali, ovvero la glottide, rimane aperta e l' aria inspirata può arrivare liberamente ai polmoni. Se deglutiamo, la glottide si chiude proteggendo le vie aeree, ma a volte un pezzetto di cibo può oltrepassarla».

APNEA NOTTURNA

 

MA NOI PARLIAMO E GLI ALTRI NO

Complice di questa situazione è anche il fatto che la laringe umana, rispetto a quella degli altri primati, si sia posizionata più in basso. «Questo da un lato ha rimosso quella sorta di "meccanismo di sicurezza" che impedisce agli altri animali di strozzarsi, ed è anche una concausa delle cosiddette "apnee ostruttive notturne", ma dall' altro lato ha reso possibile all' uomo l' uso del linguaggio» spiega Bezzerides. «E naturalmente i vantaggi del parlare, alla base della nostra civiltà, superano il rischio che un pezzo di cibo sbagli strada».

 

L' uscita dall' acqua 375 milioni di anni fa è il motivo degli occhi secchi e del fatto che dobbiamo sbattere le palpebre 14 mila volte al giorno. «Quando alcuni pesci sono usciti dall' acqua, i loro occhi avevano già avuto oltre 100 milioni di anni per formarsi» spiega Bezzerides. «Questa eredità fa sì che ancora oggi gli occhi siano ripieni di liquidi e debbano stare umidi. Le palpebre sono come tergicristalli che assolvono a questo scopo distribuendo il liquido».

 

occhi 5

Questa origine acquatica è anche ciò che fa sì che la visione degli animali non sia perfetta sulla terraferma. «Ma noi peggioriamo la cosa con il nostro stile di vita» ammonisce Bezzerides. «Ad esempio se i bambini passano troppo tempo al chiuso, la ridotta esposizione alla luce naturale danneggia lo sviluppo degli occhi e favorisce la miopia, una condizione oggi in forte crescita».

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....