domenico arcuri giuseppe conte luca ricolfi

SIETE TRA GLI OTTIMISTI CONVINTI CHE NEL 2021 FINALMENTE L'ITALIA AVRA' UN PO' DI OSSIGENO? LEGGETE L'ARTICOLO DI LUCA RICOLFI PER CAPIRE QUANTE CONDIZIONI DEVONO INCASTRARSI (E FUNZIONARE) PER POTER VEDERE LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL - SPOILER: SE AVETE DEGLI ANTIDEPRESSIVI IN CASA, TENETELI A PORTATA DI MANO. SERVIRANNO...

Luca Ricolfi per "il Messaggero"

 

luca ricolfi 1

Nel momento in cui si chiude l' anno più triste dalla fine della seconda guerra mondiale (se non dall' Unità d' Italia), è naturale cercare di intravedere una luce in fondo al tunnel in cui siamo finiti. Sarebbe bello poter pensare che, di qui alla fine dell' anno prossimo, le cose si raddrizzino sui due fronti fondamentali: il controllo dell' epidemia e la ripresa economica. Difficile, in questa situazione, non inclinare verso una delle due posizioni fondamentali: adesione all'ottimismo istituzionale, che promette rinascita e oculati impieghi dei soldi promessi dall'Europa, o scetticismo dettato dall'esperienza e dalla consapevolezza dei nostri limiti.

 

Arcuri Conte

Non voglio nascondere che, fra le due posizioni, mi sento più vicino a quella scettica. Ma, anziché provare a spiegare perché, preferisco fare un altro esercizio. Voglio immaginare che abbiano ragione gli ottimisti, e che tutto o quasi tutto, o comunque molto, vada per il verso giusto, lasciando a chi legge di valutare quanto tale scenario ottimistico sia verosimile. Dunque, che cosa deve succedere perché le cose procedano nella direzione che tutti auspichiamo?

 

roberto speranza giuseppe conte giuseppe ippolito

Cominciamo dalla salute, provando a tracciare qualche scenario. Dopo le vacanze si scopre che i ricongiungimenti familiari non hanno prodotto grossi danni, il numero di morti scende rapidamente sotto i 100 al giorno e il quoziente di positività che ora è intorno al 25%, come un mese fa si riduce sensibilmente, riportandosi in prossimità dell' 1% come in estate (piccola precisazione: il quoziente che conta è quello fra nuovi casi e soggetti testati, non quello fra nuovi casi e numero dei tamponi, che è falsato dai tamponi di verifica).

 

luca ricolfi 3

Il governo denuncia la politica delle Regioni, che nell' ultimo mese e mezzo, anziché aumentare il numero di soggetti sottoposti a tampone, ne hanno più che dimezzato il numero (uniche eccezioni: Marche, Sardegna e Veneto). Le Regioni si adeguano, e tornano a fare almeno il numero di tamponi che facevano a metà novembre. Buona parte dei medici di base vengono dotati di dispositivi di protezione individuale adeguati, in modo che possano visitare i propri pazienti, sottoporli a tampone, e curarli secondo protocolli condivisi.

 

Il governo decide di quadruplicare il numero di addetti al contact tracing, allineandosi agli standard dei Paesi virtuosi. I soggetti positivi vengono isolati dai familiari, grazie a una rete di Covid-hotel. Le università e le istituzioni private vengono coinvolte in un piano per rafforzare il sequenziamento del virus, in modo da poter scoprire tempestivamente l' eventuale comparsa di varianti pericolose.

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

 

Nonostante le difficoltà iniziali, le vaccinazioni procedono secondo le promesse, ossia al ritmo di un milione alla settimana. Le aziende produttrici di vaccini su cui l' Italia ha investito di più superano le attuali difficoltà, e ottengono l' autorizzazione alla commercializzazione. Il numero di dosi acquisite dall' Italia è sufficiente a garantire il raggiungimento dell' immunità di gregge entro l' anno.

 

Le scuole riaprono, perché governo, regioni e comuni sono riusciti a rafforzare il trasporto pubblico e a modulare gli orari di ingresso e uscita. Ogni scuola è dotata di termoscanner e apparecchi di deumidificazione dell' aria (come previsto da leggi del 1975 e del 1977).

GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

E ora passiamo all' economia. Le previsioni di caduta del Pil 2020 dei maggiori organismi internazionali si rivelano errate, e si rivela giusta quella dell'Istat: solo -8,9% la contrazione del 2020. Nel 2021 i lockdown sono rari e circoscritti, perché il contact tracing funziona e il quoziente di positività resta vicino all' 1%.

 

Dopo la fine del blocco dei licenziamenti (31 marzo 2021), le imprese sopravvissute riprendono ad assumere, recuperando rapidamente il tempo perduto durante la lunga fase di pietrificazione dell' economia. Con grande sorpresa di molti economisti, la manovra di bilancio pur essendo basata su un aumento della spesa corrente riesce a sospingere la ripresa economica: l' Italia cresce al ritmo del 4%, e in un solo anno recupera quasi la metà delle perdite subite nel 2020.

giuseppe conte roberto gualtieri

 

I soldi europei arrivano prima del previsto, e vengono spesi per investimenti produttivi, secondo la dottrina del debito buono a suo tempo enunciata da Draghi (meeting di Rimini dello scorso agosto). I partiti di governo smettono di litigare e paralizzarsi a vicenda, l'opposizione coopera alla definizione delle priorità di investimento.

 

Nonostante il rapporto debito/Pil sia prossimo al 160%, i mercati finanziari si fidano dell'Italia e, confortati dal buon uso dei fondi europei e dalle nostre prospettive di crescita, ci prestano denaro a tassi ragionevoli. L' umore del Paese cambia, un rinnovato spirito di ricostruzione sostituisce il cupo pessimismo di fine 2020. Fantascienza? O ragionevole prospettiva per l' anno che viene? Ognuno giudichi da sé.

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTEROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

Ultimi Dagoreport

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN