tsipras-varoufakis

TSIPRAS TAGLIA TUTTO - IL NEO-PREMIER HA RIDOTTO I MINISTRI (TRA LORO NON C’È UNA DONNA E NESSUNO FRIGNA DI QUOTE ROSA), TAGLI ANCHE A AUTO BLU, TELEFONI, SCORTE, PRANZI E CENE

Andrea Nicastro per il “Corriere della Sera”

 

TSIPRASTSIPRAS

Il governo prêt-à-porter di Alexis Tsipras è pronto: dal voto alla poltrona in tre giorni. Da far impazzire di gioia i manager più esigenti. Tre giorni. Un record di efficienza, ma anche di potenziali risparmi. I ministri si riducono da 19 a 11, tra loro nessuna donna. La dieta dovrebbe coinvolgere auto blu, segreterie, pr, lampadine dimenticate accese, telefonini, agenti di scorta, aerei di Stato, pranzi e cene. Il primo governo di sinistra anti austerità dell’Unione europea parte con produttività e spending review. 
 

I creditori internazionali, però, devono accontentarsi. Per loro le belle novità finiscono qui perché nel governo sono entrati proprio i due falchi anti austerità che più temevano: Yannis Dragasakis e Yanis Varoufakis. I due «Giovanni» riceveranno già venerdì Jeroen Dijsselbloem, il capo dell’Eurogruppo, per cominciare a discutere sugli impegni presi dai precedenti governi di Atene in cambio dei 240 miliardi ricevuti in prestito. 
 

tsipras varoufakis tsipras varoufakis

Dragasakis è vice premier con delega all’economia. Sarà il ministro delle spese. Ex tesserato comunista ha ipotizzato un’inchiesta penale su chi ha firmato gli accordi con la troika. È stato il suo braccio destro, Euclid Tsakalotos, ad aprire ieri le ostilità: «Nessuno può pensare che potremo pagare tutto quel debito. È impossibile». Immediata la replica da Berlino dove la cancelliera Angela Merkel ha ribadito il «nein» ad altri sconti sul debito di Atene. «Non hanno risarcimenti sino al 2020 — ha ricordato — e i tassi sono già bassissimi». 
 

tsipras varoufakis tsipras varoufakis

L’altro Giovanni, Varoufakis, ha una personalità scoppiettante. Ieri si è presentato al giuramento (laico) con un chiodo alla Fonzie e la camicia fuori dai pantaloni. Sul suo blog aveva appena scritto: «Mi suggeriscono di chiudere questa pagina, ma non ci penso nemmeno». Fresco ministro, tra le bianche colonne neoclassiche del palazzo presidenziale, Varoufakis è stato assediato dai giornalisti. Cosa dirà domani al capo dell’Eurogruppo? «Niente».

 

Come niente? «Domani niente, perché lo vedrò venerdì». Poi alle telecamere italiane di Sky: «L’euro deve essere riformato. Non è stato pensato per sostenere una grave crisi finanziaria. Il risultato è che anche l’Italia sta soffrendo non solo per via della crisi». Quindi al Corriere della Ser a. Preoccupato? «Solo di diventare un politico, per questo ho in tasca la lettera di dimissioni». 
 

tsipras vive in un quartiere operaio di atenetsipras vive in un quartiere operaio di atene

«Marxista libertario», «economista per caso», Varoufakis è originale anche nel vezzo di togliere una «n» e cambiare il nome da Yannis a Yanis. Professore di economia in Texas era già stato consigliere di governo all’epoca della crisi, ma aveva lasciato l’incarico in contrasto con la decisione di indebitarsi invece di fallire. E’ suo il copyright di alcune delle critiche più dure all’austerità.

 

la coppia si conosce dai tempi del liceola coppia si conosce dai tempi del liceo

Da tortura («waterboarding fiscale») a «anche un bambino capisce che le condizioni imposte — dalla troika, ndr — sono criminali». Per lui, che ha firmato libri anche con il keynesiano Usa James Galbraith, «l’Europa ha perso la sua anima» e il nuovo governo greco «è l’ultima possibilità che resta» per ritrovarla. 
 

Nell’esecutivo di Alexis Tsipras, professori, «scravattati», blogger, tutti contestano le politiche dominanti sin qui in Europa e sono pronti a restare spesso in minoranza. Ieri il primo esempio quando a Bruxelles l’invito a nuove sanzioni alla Russia per l’emergenza ucraina non ha avuto l’assenso greco. «Atene avrà modo di spiegare la sua posizione» dice una nota imbarazzata del Consiglio europeo. 
 

i sostenitori di syriza festeggianoi sostenitori di syriza festeggianoalexis tsipras eletto primo ministro grecoalexis tsipras eletto primo ministro greco

A rovinare l’immagine da sinistra integrale dell’esecutivo c’è l’assenza di donne. Solo una manciata di sottosegretarie. Anche nella nuova Grecia dei contro corrente per il femminismo bisognerà attendere. 
 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…