putin ucraina

L’UCRAINA DIVISA IN DUE? - IL CAPO DELL'INTELLIGENCE MILITARE DI KIEV SOSTIENE CHE LA RUSSIA STA CERCANDO DI APPLICARE LO "SCENARIO COREANO", VISTO CHE NON È RIUSCITA A PRENDERE LA CAPITALE E DEPORRE IL GOVERNO LEGITTIMO - ORA LE PRIORITÀ DI VLADIMIR PUTIN SONO L'EST E IL SUD DELL'UCRAINA: SE FOSSE IN GRADO DI COLLEGARE QUEL TERRITORIO E CREARE UNA MEZZALUNA A CONTROLLO RUSSO, MOSCA PROVEREBBE A IMPORRE UNA LINEA DI DEMARCAZIONE CHE SEPARA QUELL'AREA DAL RESTO DEL PAESE, COME AVVENUTO DOPO LA GUERRA DI COREA…

Fra. Sem. per “la Stampa”

 

vladimir putin

Il coprifuoco inizia alle 18, l'oscuramento subito dopo. Luci spente nelle case e nelle strade per complicare il tiro di artiglieria e il puntamento dei missili all'armata di Vladimir Putin che questa città, la seconda più popolosa dell'Ucraina, la vuole a tutti i costi. Perché è russofona, perché dista 35 chilometri dal confine con la «madre patria», e perché funzionale a cooptare quella mezzaluna di territorio che scende sino al mare. Ecco perché i bombardamenti sono incessanti, di giorno ma soprattuto di notte, ed ecco perché i passi in avanti compiuti nei recenti giorni dalla resistenza ucraina hanno spinto l'armata di Vladimir Putin ad alzare il tiro.

mariupol distrutta 5

 

Una escalation alla quale la Difesa nazionale non si sottrae e così anche ieri "operazioni tattiche" si sono svolte nell'oblast di Kharkiv, con successo, spiegano fonti di Kiev. Il trentaduesimo giorno di guerra segna però l'ennesima escalation anche di brutalità, dopo le accuse sull'uso di armi chimiche.

 

Il ministero dell'Interno ucraino ha denunciato l'impiego delle "cluster bomb" in una zona residenziale nella regione di Donetsk, la cui piena conquista, insieme al resto del territorio di Lugansk, nel Donbass, è stata identificata come la "priorità" dell'offensiva di Mosca. «Il nemico ha sparato dai lanciarazzi multipli Tornado-C nel settore residenziale di Krasnohorivka, le munizioni sono cadute nelle strade del settore privato», hanno riferito le autorità nazionali.

mariupol distrutta 6

 

Tutto il Paese resta sotto attacco costante. Oltre trenta bombardamenti di complessi residenziali e infrastrutture nella regione di Kiev sono stati registrati in 24 ore. «Durante l'intero periodo della guerra, distruzioni sono state registrate in 34 delle 69 comunità della regione di Kiev, ovvero il 49,2%. In totale, più di 500 obiettivi», ha affermato l'amministrazione regionale.

 

A sud-est della capitale, un raid ha colpito la cittadina di Boyarka, ferendo almeno quattro persone, tra cui un bambino, mentre il bilancio dei minori uccisi nel Paese sale a 139. Allo stesso tempo, però, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha lanciato un piccolo segnale di speranza verso un barlume di normalità, annunciando da lunedì la ripresa delle lezioni scolastiche a distanza.

 

vladimir putin

Continua anche l'assedio di Mariupol, dove a guidare le truppe cecene ci sarebbe Ruslan Geremeyev, sospettato di essere tra i responsabili dell'omicidio di Boris Nemtsov, l'ex vicepremier di Boris Eltsin e oppositore di Vladimir Putin, assassinato nel 2015 a Mosca.

 

Le forze ucraine continuano però a rivendicare piccoli ma costanti progressi della loro controffensiva.  Avrebbero ripreso le due cittadine di Poltavka e Malynivka, nella regione sudorientale di Zaporizhzhia, e Trostyanets, nella regione settentrionale di Sumy. Il capo dell'intelligence militare ucraina ha avvertito che la Russia sta cercando di applicare quello che chiama lo "scenario coreano", non essendo riuscita a prendere la capitale e deporre il governo legittimo. Kyrylo Budanov afferma infatti che le priorità di Vladimir Putin sono l'Est e il Sud dell'Ucraina, dopo che la sua offensiva si è in gran parte bloccata.

mariupol distrutta 7

 

Se fosse in grado di collegare quel territorio e creare, appunto, la mezzaluna, dice che Putin proverebbe a imporre una linea di demarcazione che separa quell'area dal resto del Paese, un po' come dopo la guerra di Corea.

 

Secondo il ministero della Difesa britannico, le forze russe cercano di accerchiare quelle ucraine davanti alle regioni separatiste nell'est del Paese. Nel suo rapporto di intelligence quotidiano sulla guerra, Londra afferma che allo stesso tempo i soldati russi stanno avanzando da Kharkiv a nord e da Mariupol a sud, ma il campo di battaglia nell'Ucraina settentrionale «rimane in gran parte statico con i contrattacchi ucraini locali che ostacolano i tentativi russi di riorganizzare le loro forze».

 

vladimir putin allo stadio luzniki di mosca

A tuonare ieri è stato anche il presidente Volodymyr Zelensky che ha accusato l'Occidente di non aver abbastanza "coraggio" quando si tratta di aiutare l'Ucraina, e ha reiterato la richiesta di inviare aerei e carri armati a Kiev. Parlando in un nuovo video sui suoi canali social, Zelensky ha affermato che l'Occidente «gioca a ping-pong nel decidere chi dovrebbe mandare i jet». «Oggi ho parlato con i difensori di Mariupol - dice -. Sono in costante contatto con loro. La loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono straordinarie. Se solo coloro che da 32 giorni stanno pensando come mandarci aerei e tank avessero l'1% del loro coraggio». Lo stesso coraggio che a Kharkiv non conosce oscuramento.

mariupol distrutta 8

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?