mario draghi il tempo delle donne

"L'UE SCELGA TRA L’ESSERE INDIPENDENTE O DIVENTARE SERVA" – MARIO DRAGHI IMBRACCIA IL BAZOOKA NELL’INTERVISTA COL DIRETTORE DEL "CORRIERE" FONTANA AL “TEMPO DELLE DONNE 2024” E DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL SUO REPORT (DURISSIMO) SULLA COMPETITIVITÀ SFERZA ANCORA L’UE - “NOI SIAMO UN GIARDINO, MA FUORI C’È LA GIUNGLA. L’EUROPA DEVE ESSERE PADRONA DEL PROPRIO DESTINO” - LA DUCETTA PROVA AD AGGRAPPARSI A SUPERMARIO NELLA PARTITA CON URSULA SU FITTO MA... -DAGOREPORT

Da corriere.it

 

MARIO DRAGHI AL TEMPO DELLE DONNE

«L’Europa vuol rimanere padrona del suo destino? Ci vuole un cambiamento di prospettiva», dice Mario Draghi, intervistato dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, dal palco del Tempo delle Donne 2024.

 

L’intervista all’ex presidente del Consiglio, già presidente della Banca centrale europea inaugura la nuova edizione del Tempo delle Donne, dedicata al Lavoro. Il titolo dell’incontro - «Il lavoro delle donne per un Paese più libero e competitivo» - mette al centro l’occupazione femminile. Ma non è l’unico tema che è stato affrontato durante il colloquio tra Draghi e Fontana.

 

MARIO DRAGHI AL TEMPO DELLE DONNE

Quello del Tempo delle Donne è il primo appuntamento pubblico di Draghi dopo la presentazione del report sulla competitività della Ue (qui il testo integrale) che l’ex premier ed ex governatore della Bce ha realizzato su mandato di Ursula von der Leyen. «L’unico modo per diventare più produttivi è che l’Europa cambi radicalmente», ha avvertito Draghi alla presentazione del suo rapporto. «Ci sono le condizioni per questo cambiamento?», chiede Fontana.

 

MARIO DRAGHI AL TEMPO DELLE DONNE

«Il panorama è cambiato», premette Draghi, che poi prosegue: «Il rapporto dice cosa fare per essere indipendenti. Non è un rapporto per risposte da qui a una settimana. La cosa principale è raggiungere la consapevolezza di volere essere indipendenti». «Si vuole affrontare l'espansionismo cinese, l'aggressione russa e quel che succederà negli Usa in una situazione di autonomia, oppure di dipendenza, forse anche di servitù a un certo punto?», è l'interrogativo dell'ex premier .

 

«Debito comune Ue o Paesi troppo indebitati»

Draghi è convinto che «una parte» della grande mole di investimenti necessari affinché l'Europa resti competitiva «deve essere di investimento pubblico comune, perché sennò in alcuni casi il debito dei singoli Paesi diventa troppo alto ed è un disastro».

 

Pagare meno le donne è «contro la Costituzione»

«Chi paga meno le donne per il loro lavoro sa che va contro la Costituzione italiana? Bisogna insistere, ma parità di condizioni non si fa per decreto ma bisogna costruire ambiente», dice l’ex premier ed ex presidente Bce, parlando della parità di genere e del divario retributivo tra uomini e donne nel mondo del lavoro. «Ministro o ministra? È la donna che deve scegliere come essere chiamata. Non considero questa discussione un cambiamento culturale», ha aggiunto.

MARIO DRAGHI - RAPPORTO COMPETITIVITA UE

 

«Per la natalità serve il welfare»

«I Paesi del Nord Europa hanno un sistema di welfare forte e allo stesso tempo una natalità maggiore e per certi aspetti sono un esempio anche sull'innovazione. In Italia dobbiamo rafforzare la rete di assistenza: gli asili nido in alcune parti del Paese sono fondamentali perché non ci sono proprio», ha aggiunto Draghi, sottolineando che sia per la natalità che per la parità di genere «gli aiuti domestici sono chiave». «Il fatto che la scuola non sia ancora a tempo pieno e che ci siano 3 mesi di vacanza non è di aiuto per le donne», ha proseguito l’ex numero uno della Bce.

 

«Siamo un giardino, ma fuori c’è la giungla»

MARIO DRAGHI - RAPPORTO COMPETITIVITA UE

«Si vuol essere padroni del proprio destino o no? Affrontare espansionismo cinese, l'aggressione russa e quel che succederà negli Stati Uniti in una situazione di autonomia oppure di dipendenza, forse anche di servitù, a un certo punto?», ha incalzato l'ex premier, parlando delle sfide geopolitiche ed economiche che l’Europa deve affrontare. «Un  libro diceva: noi siamo un giardino, ma fuori c’è la giungla - ha proseguito Draghi - Ma non è che le liane non si insinuino. L’Europa deve essere padrona del proprio destino».

 

Il messaggio ai giovani: recuperare l’utopia

«Ai miei tempi uscì un libro di Herbert Marcuse: L’uomo a una dimensione in cui si rifletteva sulla perdita dell’utopia - ha concluso Draghi - Il messaggio da dare ai giovani è questo: ben venga la maggiore attenzione all’equilibrio vita-lavoro ma va usata per recuperare l’utopia».

Articoli correlati

URSULA, CHE BELLA PARACULA! HA DETTO SI' A UN INCARICO PESANTE PER RAFFAELE FITTO PERCHE\'...

MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN - RAPPORTO COMPETITIVITA UE MARIO DRAGHI - RAPPORTO COMPETITIVITA UE

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO