de luca di maio

“DE LUCA ACCETTI UMILMENTE GLI AIUTI DEL GOVERNO. A PAGARE PER GLI ERRORI COMMESSI SONO I CAMPANI”  DI MAIO REPLICA PICCATO AL GOVERNATORE CHE LO AVEVA DEFINITO "SCIACALLO" – “SPETTANO SICURAMENTE A DE LUCA LE RESPONSABILITÀ DI AVER MALGOVERNATO LA SANITÀ CAMPANA NEGLI ULTIMI ANNI" – IL VIDEO SHOW DI DE LUCA

 

Federico Garau per ilgiornale.it

 

VINCENZO DE LUCA

Governo da mandare a casa e Luigi Di Maio nella lista degli sciacalli, non ha dubbi Vincenzo de Luca nel discorso tenuto durante una diretta Facebook.

 

Lo show del presidente della regione Campania si apre con un affondo nei confronti dell'esecutivo e della tardività e della pochezza delle misure prese per contenere l'emergenza sanitaria.

 

L'attacco all'esecutivo

"La regione Campania rimane ad oggi la regione con il tasso più basso di mortalità Covid. Non solo la mortalità Covid da febbraio ad oggi, ma anche il dato della mortalità che riguarda settembre-novembre. In questi due mesi abbiamo avuto uno scontro di linea e di scelta politica in relazione al contagio", spiega il governatore, prendendosi i meriti per quanto conseguito a livello locale. "Noi, regione Campania, eravamo per chiudere tutto a ottobre.

 

di maio

Chiudere tutto per un mese, così da avere un'operazione di freno del contagio, col tempo per arrivare a Natale in condizione di sostenibilità. Il governo ha fato un'altra scelta" punzecchia De Luca. "Ha deciso di fare iniziative progressive, di prendere provvedimenti sminuzzati, facendo la scelta della cosiddetta risposta di tipo proporzionale: più aumenta il contagio più noi prendiamo provvedimenti. Una scelta totalmente sbagliata, dato che il contagio non aumenta in maniera lineare ma in maniera esponenziale. Abbiamo così perso due mesi preziosi, nel corso del quale abbiamo avuto un incremento drammatico dei contagi e anche dei decessi..".

 

Solo un uomo politico ha avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di andare contro il volere dell'esecutivo giallorosso, spiega De Luca,"è stato il presidente della regione Campania".

VINCENZO DE LUCA

 

Nel frattempo, invece, "Il governo invece ha deciso che bisognava tenere aperte le scuole (ricordate le parole della Azzolina supportate dal presidente del Consiglio). Adesso le hanno chiuse, cioè hanno fatto quello che la regione Campania aveva già fatto un mese fa. E nessuno ha chiesto scusa. Abbiamo avuto l'Italia divisa in zone, una scelta scriteriata".

 

Si origina quindi una situazione caotica, derivata dalle scelte di governo che noi non abbiamo condiviso. In tutto questo è mancata un'iniziativa che io considero essenziale, cioè il coinvolgimento pieno e in organico di tutte le forze di polizia e dell'esercito italiano per il controllo del territorio. Se fai ordinanze e nessuno controlla, è evidente che stai perdendo tempo. La cosa assurda è che ora tutti quelli che hanno sottovalutato il problema ora sono diventati tutti rigoristi".

 

 

Il dito puntato sul sindaco di Napoli

LUIGI DI MAIO IN VERSIONE ANDREOTTI BY EDOARDOBARALDI

Ne ha per tutti il governatore, anche per il sindaco di Napoli De Magistris, pur non nominandolo mai direttamente. "La settimana scorsa si è aperta con una notizia: il lungomare di Napoli affollato di migliaia di persone, la gran parte senza mascherina. Cioè mentre nel resto del Paese si lavorava per contenere il contagio, arrivava all'Italia l'immagine di Napoli, dove si passeggiava allegramente senza neanche l'ombra di un controllo rigoroso. Quello era un assembramento vietato dalla legge. Quell'immagine ha fatto il giro del Paese. E da qui è arrivata la spinta a livello nazionale a chiudere tutto". Dopo la spiegazione arriva l'attacco diretto a Giggino, a cui saranno fischiate le orecchie. "Quelle immagini motivano non una zona rossa ma strarossa, perchè sono cose davvero vergognose. Sapete chi avrebbe dovuto decidere, ma era impegnato a fare il giro delle televisioni per farsi pubblicità? Tutto questo arriva a sporcare l'immagine di Napoli e della Campania".

giuseppe conte e luigi di maio

 

Lo scontro con Di Maio

Obiettivo successivo il ministro degli Esteri, a cui il governatore campano non le manda a dire. "Alla lista degli sciacalli si è aggiunto un nuovo individuo, esponente di spicco del governo e campano, tale Luigi Di Maio. Era fra quelli che facevano la campagna elettorale contestando alla regione Campania il diritto di aver realizzato le terapie intensive sprecando il denaro pubblico.

 

Avrebbe dovuto preoccuparsi di mandare agli ospedali il personale che manca. Questo era uno che voleva il commissariamento della Campania. Saremmo finiti peggio che in Calabria dove lo scempio lo stanno facendo proprio i commissari di governo. E parla...e parla...Il solo nome di questo soggetto mi procura reazioni di istinto che vorrei controllare, almeno nelle prossime ore".

 

Un esecutivo composto da incapaci, secondo De Luca, che racconta un aneddoto: "Ho avuto modo di dire a qualche esponente del Pd che se bisogna stare al governo con questi personaggi, per quello che mi riguarda, sarebbe meglio mandare a casa questo governo". "Fatti salvi 3 o 4 ministri", puntualizza ancora, "questo non è un governo, non voglio dirvi che cosa è".

luigi di maio

 

 

Lo stesso Di Maio, tirato pesantemente in casa, ha risposto al presidente della Campania, invitandolo ad accettare "umilmente" l'aiuto del governo. A pagare per gli errori commessi, spiega l'ex capo dei 5Stelle, non è De Luca "ma sono i campani". Pertanto il governatore dovrebbe accettare"con umiltà gli aiuti" del governo. "Sembra che ieri in conferenza Stato-Regioni il presidente De Luca abbia improvvisato una sceneggiata napoletana rifiutando ogni tipo di aiuto del governo, dai militari al supporto di medici e ospedali fino alla protezione civile.

 

VINCENZO DE LUCA - MEME

Sembra che per lui in Campania vada tutto bene e che non ci sia bisogno di aiuti", ha spiegato Di Maio, come riferito da "AdnKronos". "In Campania c'è chi muore da solo accasciato nei bagni degli ospedali o chi viene persino curato in auto. Non so se il presidente De Luca stia nascondendo qualcosa, ma di certo non serviva attendere i dati per dichiarare la massima allerta in Campania viste le scene di questi giorni nei pronto soccorso".

 

meme vincenzo de luca 1

"Nelle ultime ore ben facendo, l'Istituto superiore di sanità, sta collocando la Campania nella zona rossa", ha proseguito Di Maio. "Adesso inviamo comunque gli aiuti alla Regione Campania e mi auguro che il presidente De Luca, con un pizzico di umiltà che non fa mai male, sia in grado di accettarli, anteponendo gli interessi della collettività al suo personale egoismo. Le tende sanitarie dell'esercito sono collocate davanti agli ospedali, in tante regioni d'Italia, non si capisce perché in Campania non possano esserci". Quindi l'affondo:"Spettano sicuramente a De Luca le responsabilità di aver malgovernato la sanità campana negli ultimi anni".

meme vincenzo de luca 2meme vincenzo de luca 3

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…