renzi pignatone woodcock

PIOGGIA DI PIGNE SUL CAPOCCIONE DI PIGNATONE – TRAVAGLIO: '’É BASTATO ATTENDERE NOVE MESI E IL GIP HA RESPINTO LA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE PER TIZIANO RENZI SU CONSIP - I PM ROMANI NON TROVARONO DI MEGLIO CHE INDAGARE SU CHI AVEVA INDAGATO (PRIMA WOODCOCK, POI SCAFARTO); UN CAPOLAVORO DI MINIMALISMO GIUDIZIARIO TIPICO DI PIGNATONE E DEI SUOI FEDELI GIORNALONI (“REPUBBLICA”, “CORRIERE”, “IL MESSAGGERO”, “IL FOGLIO”)''

Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”

 

LUCA PALAMARA PUBBLICA SU TWITTER LA FOTO CON MARCO TRAVAGLIO AL CONVEGNO DI UNICOST IN PUGLIA

Aveva ragione Renzi: "Il tempo è galantuomo". É bastato attendere nove mesi e il gip ha respinto la richiesta di archiviazione per suo padre Tiziano su Consip. Spiace per chi (tutti) l' aveva spacciata per la pietra tombale su uno degli scandali più gravi e censurati della storia recente: il padre del premier che traffica direttamente o per interposto Carlo Russo per influire su gare miliardarie della stazione appaltante pubblica guidata da un manager nominato dal figlio, facendosi promettere tangenti dall' imprenditore Alfredo Romeo; e gli amici del figlio premier che, avvertiti dell' indagine della Procura di Napoli, avvisano il suo babbo e i capi di Consip perché rimuovano le cimici e non parlino più al telefono.

 

Palamara e Pignatone

Ereditato quel po' po' d' inchiesta, i pm romani non trovarono di meglio che indagare su chi aveva indagato (prima Woodcock, poi Scafarto); liquidare Russo come millantatore; salvare Tiziano e Romeo malgrado le prove del loro incontro (sempre negato); e chiedere il processo solo su Lotti, i generali Del Sette e Saltalamacchia e pochi altri per le fughe di notizie, e su nessuno per le trame su appalti e mazzette (non pagate proprio per le soffiate).

MATTEO E TIZIANO RENZI

 

Un capolavoro di minimalismo giudiziario tipico di Giuseppe Pignatone e dei suoi fedeli, pm e giornaloni. Voi direte: ma chi se ne frega di Renzi buonanima, e tantopiù di suo padre. Vero. Ma il caso Consip è una formidabile prova su strada di come s' è ridotta gran parte della magistratura e della stampa. Che infatti hanno dipinto la guerra per bande attorno al Csm come una lotta fra i cherubini guidati da un cavaliere senza macchia e senza paura (Pignatone, sempre sia lodato) e i diavoli al soldo di un manigoldo (il terribile Palamara).

 

francesco lo voi 1

E, sul dogma dell' Immacolato Pignatone, han costruito l' imperativo della "continuità" in procura: un modo soave per sponsorizzare Lo Voi, l' amico dell' ex procuratore, alla successione. Ora che il gip Sturzo smaschera quel minimalismo, ci si attenderebbe un po' di resipiscenza sulla leggenda del Santo Pignatone. Invece, zero titoli.

carlo bonini

 

Il 30 ottobre Repubblica sparava in prima pagina la richiesta di archiviazione per Renzi sr.&C., come pure il Fatto. E, dentro, altre due pagine col commento di Bonini che metteva in un unico "verminaio" le soffiate di Del Sette&C., gli errori del cap. Scafarto e gli scoop del Fatto ("cassa di risonanza e clava per massimizzare l' eco e il danno politico al presidente del Consiglio": peccato che Renzi il giorno dello scoop non fosse più premier da 18 giorni).

lotti tiziano renzi

 

E poi un pezzo strappalacrime sul dolore inestinguibile di babbo Tiziano per il lungo calvario subito: "Mi riprenderò la reputazione, ora chiederò anche i danni". Sì, ciao core. Ieri invece, sul no all' archiviazione, solo uno striminzito pezzullo in basso a pag. 17. Nulla in prima pagina. Lì, in compenso, trova ampio spazio l' ennesima intervista al neocondannato Giuseppe Sala, che esclude alleanze con Di Maio perchè "è screditato moralmente e politicamente": infatti è incensurato.

GIANPAOLO SCAFARTO

 

Per il Corriere, la richiesta di archiviazione nove mesi fa valeva un' intera pagina: ora il diniego vale un bassetto a pag. 6. Stesso spaziuccio su La Stampa, che il 30 ottobre festeggiava lo scampato pericolo con un' intera pagina. Strepitoso il Messaggero: apertura di pagina per la richiesta e trafiletto di 13 righe sul rigetto. Il Mattino aveva addirittura un commento in prima di tal Massimo Adinolfi, furibondo con i giornali che avevano raccontato lo scandalo (quindi non col suo) e brindava perchè "le accuse contro Tiziano Renzi finiscono in nulla", "un fatto politico rilevante, vista la canea sollevata".

 

HENRY JOHN WOODCOCK DAVANTI AL CSM

Ieri abbiamo cercato tracce di lui e della notizia sulla prima del Mattino, ma invano: l' Adinolfi sarà in ferie o a disperarsi al muro del pianto. Anche Avvenire, a suo tempo, si associò ai festeggiamenti, scambiando i pm per giudici e le richieste per sentenze: "Inchiesta Consip al capolinea. Archiviazione per Tiziano Renzi". Ora si scopre che non era vero, ma ci vuole il microscopio elettronico per scovare il mini-titolo a pagina 8.

matteo salvini annalisa chirico foto di bacco (5)

 

Piero Sansonetti, sul Dubbio, ci dava lezioni di diritto perchè osavamo contestare la scelta dei pm: "L' assoluzione del giudice vale poco: conta solo il giudizio di Marco Travaglio". Cioè: il pover' uomo chiamava il pm "giudice" e la sua richiesta "assoluzione". Ora che finalmente si pronuncia il giudice e ci dà ragione, il Dubbio - che intanto ha cambiato direttore - nasconde la notizia in una brevina.

 

Sempre nel reparto "giuristi per caso", segnaliamo la povera Annalisa Chirico. Il 30 ottobre delirava su un' intera pagina del Foglio: "Scafarto e l' attacco politico a Renzi", "la Procura sgonfia la fuffa di Consip".

MATTEO RENZI E ANNALISA CHIRICO

E tributava il giusto omaggio ai pm, naturalmente non gli odiosi napoletani, ma gli adorati romani: "Senza il provvido intervento della procura capitolina, con Pignatone e Paolo Ielo in testa, i cittadini avrebbero creduto a una fake inchiesta basata su prove letteralmente false". Adesso che il gip ha disposto diversamente, scoprirà forse che, fra il pm e il giudice, vince il giudice. E magari se ne farà un ragione.

piero sansonetti foto di bacco

 

Infine, l' angolo del buonumore. Il 29 ottobre il rag. Claudio Cerasa, direttore del Foglio, twittava giulivo: "Oggi la procura di Roma ha chiesto l' archiviazione per Tiziano Renzi Forse qualcuno dovrebbe cominciare a farsi un esame di coscienza". Con lo spiritoso hashtag "#domaninotiziainunboxapagina450". Noi, alla richiesta di archiviazione, dedicammo l' apertura della prima pagina, come ieri al suo rigetto. Invece il Foglio è l' unico quotidiano (si fa per dire) che non ha scritto una riga. In realtà la notizia era prevista a pagina 450, ma purtroppo il Foglio ne ha solo otto.

claudio cerasa foto di bacco

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…