“APOCALYPSE MURDOCH” DI GLAUCO BENIGNI, 21° PUNTATA - TUTTO CAMBIA, MURDOCH RESTA: FINISCE LA CRISI ECONOMICA, BUSH SOSTITUISCE REAGAN E LO SQUALO 60ENNE HA “BSKYB” IN INGHILTERRA E “FOX” NEGLI USA - BARRY DILLER LO ABBANDONA: IL SUO PIÙ ABILE COLLABORATORE DIVENTA UN PERICOLOSO AVVERSARIO - IL RICCO ACCORDO COL REGISTA JAMES CAMERON - L'ATTACCO ALLA “CNN” E I DISSAPORI INTERNI - I DIRITTI DELLE PARTITE DI FOOTBALL...

Videoblog di Glauco Benigni
http://www.youtube.com/user/glaucobenigni/featured

Il libro è acquistabile online
http://www.bandashop.it/product.php?id=18


FOX AND CO...
La crisi finanziaria è stata superata. La Prima Guerra del Golfo, con tutte le sue conseguenze, è alle spalle. George Bush sr., che è subentrato a Reagan da un paio d'anni, è al suo apice, e anche questo Presidente non disdegna le reciproche attestazioni d'amicizia con il nostro tycoon. Il sessantenne Murdoch, instancabile (sulla breccia ormai da trentotto anni), non pensa minimamente alla pensione. Ha un paio di importanti nuovi «giocattoli»: BSkyB in Inghilterra e la Fox in America.

Vive praticamente sul Concorde. Insieme alla moglie Anna, la seconda, ha speso circa 7 milioni di dollari per acquistare una casa sulle colline di Los Angeles e da lì, quando è in California, cala elegantemente con la radio accesa, alla guida di una Mercedes decappottabile verde, verso la sede centrale della 20th Century Fox. Gira un po' nei set, stringe mani, sorride, poi si reca negli uffici, si siede nella stanza che fu di Darryl Zanuck e comincia le operazioni di coordinamento del suo vasto Impero. Il 1991 passa così.

Agli inizi del 1992, s'alza un po' di bufera: si conclude il settennato che aveva visto lavorare, spalla a spalla, Barry Diller e Rupert Murdoch. Diller se ne va con una buona uscita e investe in Qvc Network, una rete specializzata in teleshopping. Per Murdoch il guaio è doppio: da una parte perde uno dei suoi dirigenti-partner più abili e dall'altra si ritrova un concorrente che sa tutto di lui, che nel corso degli anni crescerà e che arriverà anche a sfidarlo apertamente (durante la battaglia di maggio 2003, per la deregulation nella Tv terrestre in Inghilterra).

Gli affari cinematografici, coordinati dal presidente dei Fox Studios, Joe Roth, comunque non vanno male. Anzi. Nell'aprile del 1992 si annuncia la sigla di un accordo con il trentasettenne produttore-regista James Cameron, al quale si mettono a disposizione 500 milioni di dollari per i successivi cinque anni.

L'autore di Alien e Terminator ha fatto incassare ai botteghini 204 milioni di dollari, nel 1991, con il suo Terminator 2, confermando che è in corso l'era dei megafilm realizzati con megabudget. Ecco, dunque, mezzo miliardo di dollari pronti per lui, affinché produca una dozzina di bei film (quattro dei quali personalmente diretti). In sostanza è il rafforzamento di una politica che alla Fox piace: grandi film un po' trash, pensati per colpire l'immaginario collettivo di grandi platee, intorno ai quali costruire ulteriori pacchetti di offerte e merchandising.

Murdoch approva e intanto pensa alla Fox News. Nella sua offerta manca ancora un prodotto «forte» che, al di là delle notizie gestite dal suo gruppo a mezzo stampa, gli consenta alcune mosse strategiche: ingraziarsi sempre più i vertici della politica, barattare con loro l'organizzazione del consenso in cambio di agevolazioni normative e infine sferrare un attacco al cuore dei Democratici e della Cnn che, dalla Guerra del Golfo in poi, è diventata leader nell'informazione planetaria. Detto. Fatto !

Murdoch, verso la metà del 1992 contatta Van Gordon Sauter, mitico responsabile delle news alla Cbs fino al 1986, sposato (è importante) con Kathleen Brown, Tesoriere dello Stato della California e potenziale prossimo Governatore. Gli spiega le sue strategie e lo convince, a luglio del 1992, a entrare nella famiglia Fox Television per studiare l'offensiva contro la Cnn. Il progetto di Sauter è: «la News Division deve attrarre spettatori di ogni età», e Murdoch è d'accordo.

Ci vorranno anni però prima di realizzarlo. In realtà, per diversi motivi legati all'organizzazione interna, Sauter finisce in un angolo fino al gennaio 1993, quando Jamie Kellner, che era stato uno dei grandi architetti dello sviluppo di Fox Tv, rassegna «inaspettatamente» le dimissioni.

Kellner non è il primo - né sarà l'ultimo - ad andarsene in quegli anni tanto fecondi quanto ansiogeni della Fox, e tutti ritengono che le defezioni siano da attribuire al carattere del gran patron, il quale, dopo una fase, in cui aveva lasciato mano libera ai suoi collaboratori yankees, ora ingerisce pesantemente in troppe occasioni. Tanto pesantemente che se ne va anche il capo dei Fox Studios, Joe Roth, a causa dello stop riguardante il budget di Die Hard 3.

La Borsa non gradisce questi scontri interni nella provincia americana dell'Impero Murdoch e il titolo News Corp. flette. È un primo segnale del fatto che gli azionisti americani esercitano un controllo diverso da quello al quale Murdoch è abituato in Inghilterra e soprattutto in Australia. Specialmente gli Istituzionali e i Grandi Fondi amano un certo «clima», fatto di antiche formalità , tra le quali il rispetto dei manager e, come vedremo, il rispetto delle procedure fiscali.

A febbraio 1993, la Nielsen, società numero uno di ricerca sull'audience in America (e nel mondo intero), conferma una tendenza preoccupante: Fox Television non aumenta gli ascolti da un anno. Si è fermata al 13% nel giorno medio e cala leggermente anche nella fascia d'età in cui è dominante, la «18-49 anni». MURDOCH STA ANDANDO ALLA DERIVA PERCHÉ AL TIMONE NON C'È PIÙ DILLER?, titolano i giornali. Da quando ha assunto il comando diretto delle operazioni ha agitato troppo le acque: è andato contro le tradizioni di Hollywood riducendo budget e cachet, di certo faraonici (ma che lì sono dati per scontanti).

Ha respinto le richieste di aumento di stipendio di grandi dirigenti (che quindi se ne sono andati), ha operato tutte le sostituzioni utilizzando figure interne (passando Peter Chernin dalla Fox Tv alla Fox Cinema; Leslie Hinton dalla direzione editoriale alla direzione delle Tv; Lu¬cille Salhany dalla produzione Tv alla direzione del network). Si ritiene che abbia agito per rafforzare il proprio controllo interno. E ciò non piace.

In ogni caso la vasta area Fox Inc. produce denaro. Nell'ultimo esercizio i settori cinema e Tv hanno procurato un aumento del reddito operativo totale e, nonostante lo stallo degli indici d'ascolto, secondo gli analisti, Fox Tv rivela ancora un potenziale di enorme crescita. Murdoch annuncia anche di voler lanciare un canale tv via cavo alimentato con i film Fox e incarica Peter Chernin di aumentare la produzione annuale: da 18 a 24 film l'anno. Tra i grandi investimenti previsti ci sono 35 milioni di dollari per Sol Levante, l'adattamento cinematografico del romanzo di Michael Crichton, interpretato da Sean Connery.

Nel 1993 Murdoch ricompra il «New York Post» e alla fine dell'anno fa una delle sue mosse classiche e vincenti: prende una fiche da 1 miliardo e 600 milioni di dollari e la offre, nel corso di un'asta, alla National Football Conference, una delle due leghe di calcio.

«Voglio l'esclusiva per quattro anni»: la sua offerta supera di 400 milioni quella della concorrente Cbs, che da quarant'anni anni trasmette le partite della Nfc. Gliele strappa. Come immediata conseguenza estende il numero delle televisioni affiliate alla Fox da 127 a 184. In tal modo, in termini di copertura e diffusione dei propri programmi, arriva direttamente a ridosso dei grandi network: in testa c'è la Abc con 227 stazioni, segue la Nbc con 214, mentre la Cbs ne ha 200, solo 16 più di lui.

A breve, nei mesi successivi, sottrae altre stazioni ai concorrenti, generando danni soprattutto nel parco delle deluse affiliate Cbs. Ben otto passano alla Fox. Le nuove recenti acquisizioni sono di prima qualità: trasmettono in banda Vhf, con una potenza maggiore delle rivali, si trovano ai primi posti nella sintonizzazione dai telecomandi, sono tutte affermate, qua¬li numeri uno o due, nelle proprie aree di mercato: da Atlanta a Tampa, da Detroit a Austin, da Dallas a Phoenix, la Fox Tv entra in milioni di case d'America dalla porta principale.

Gran parte di queste emittenti sono i gioielli della World Communications, che fa parte del gruppo finanziario di Ronald Perelman, il patron della Revlon. Murdoch gli ha proposto una joint venture per fare programmi insieme, poi gli offre un ulteriore mezzo miliardo di dollari per le stazioni tv, e Perelman ha accettato. «Abbiamo compiuto un gigantesco passo», dichiara Murdoch, «nella creazione di un quarto network pienamente competitivo con gli altri tre», e ha ragione.

21/Continua...

APOCALYPSE MURDOCH - PRIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-ogni-settimana-due-miliardi-di-persone-leggono-38253.htm

APOCALYPSE MURDOCH - SECONDA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-2-puntata-chi-ha-finanziato-lo-squalo-38304.htm

APOCALYPSE MURDOCH - TERZA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-3-puntata-il-clan-dei-murdoch-attraversa-38422.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUARTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-4-puntata-squalo-sul-lavoro-pesce-lesso-38486.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUINTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-5-puntata-la-terza-moglie-wendi-deng-che-ha-38535.htm

APOCALYPSE MURDOCH - SESTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-6-puntata-lo-squalo-compare-in-116-mln-di-38596.htm

APOCALYPSE MURDOCH - SETTIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-7-puntata-il-pulcino-che-divenne-un-cane-terrier-laustralianism-di-rupert-38667.htm

APOCALYPSE MURDOCH - OTTAVA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-8-puntata-lodio-di-ted-turner-fondatore-38720.htm

APOCALYPSE MURDOCH - NONA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-9-puntata-quando-blair-chiam-prodi-per-permettere-a-38760.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DECIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-10-puntata-come-inizi-tutto-il-melbourne-herald-il-38823.htm

APOCALYPSE MURDOCH - UNDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-11-puntata-1968-un-canguro-alla-conquista-di-londra-38941.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DODICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-12-puntata-durante-lo-scandalo-watergate-murdoch-sceglie-la-39263.htm

APOCALYPSE MURDOCH - TREDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-13-puntata-i-primi-fallimenti-negli-usa-a-causa-39374.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUATTORDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-14-puntata-dopo-la-delusione-della-warner-il-colpaccio-39498.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUINDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-14-puntata-il-bucaniere-murdoch-schiera-nelletere-usa-la-39560.htm

APOCALYPSE MURDOCH - SEDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-16-puntata-lo-squalo-addenta-un-pesce-troppo-grosso-39616.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DICIASSETTESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-17-puntata-dallintuizione-di-un-giornalista-inglese-piove-dal-39695.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DICIOTTESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-18-puntata-da-paperone-a-paperino-il-1990-lanno-39795.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DICIANNOVESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-19-puntata-l-ora-di-fare-i-conti-ma-39876.htm

APOCALYPSE MURDOCH - VENTESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-20-puntata-chiedendo-tempo-alle-banche-murdoch-comincia-con-39968.htm

 

RUPERT MURDOCH CON IL SUN A TRENTATRE ANNI DI DISTANZARUPERT E WENDI DENG MURDOCHRUPERT E WENDI MURDOCH CON LE FIGLIE RUPERT MURDOCHrupert murdoch 50rupert murdochRUPERT MURDOCH Rupert Murdoch

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…