zamperoni prostituta foto zamperonipusher

LA TRAPPOLA LETALE PER LO CHEF - A UN ANNO E MEZZO DALLA MORTE DEL NOTO CUOCO ITALIANO A NEW YORK, ANDREA ZAMPERONI, È STATO ARRESTATO IL PUSHER CHE AVEVA FORNITO IL MICIDIALE COCKTAIL DI DROGHE ALLA PROSTITUTA ANGELINA BARINI - L'OBIETTIVO DEI DUE ERA STORDIRE ZAMPERONI CON QUESTO MIX DI ESTASI LIQUIDA ARRICCHITA DA FENTANYL E DERUBARLO, MA LA SITUAZIONE SFUGGÌ DI MANO...

Flavio Pompetti per www.ilmattino.it

 

ALESSANDRO ZAMPERONI

Lo chef italiano Andrea Zamperoni, morto in una camera d’albergo l’estate di due anni fa a New York, è stato ucciso da un cocktail di estasi liquida arricchita da fentanyl. A un anno e mezzo dalla tragedia, la polizia ha arrestato Leslie Lescano, l’uomo che aveva fornito le droghe alla prostituta Angelina Barini, e lo ha incriminato per complotto per la distribuzione di sostanze illecite, un capo d’accusa che comporta la carcerazione fino a 20 anni.

 

La notizia riapre la ferita per la morte dello stimato cuoco, avvenuta nell’agosto del 2019. Zamperoni scomparve alla fine del turno di lavoro sabato 17 agosto presso il ristorante Cipriani Dolci alla stazione ferroviaria nel centro di Manhattan.

 

il pusher leslie lescano

La denuncia dei suoi compagni, quando non si era ripresentato alla riapertura del ristorante il lunedì successivo, fece scattare le indagini della polizia, che qualche giorno dopo si presentò di fronte alla porta della camera numero 15 di un alberghetto nelle prossimità dell’aeroporto di La Guardia. Barini era ancora all’interno della stanza sessanta ore dopo il momento del presunto decesso del suo cliente.

 

il pusher lescano e la prostitua barini

Gli agenti furono sopraffatti dall’odore di un cadavere misto all’incenso bruciato, e trovarono il corpo di Zamperoni maldestramente nascosto da lenzuola, dentro un bidone della spazzatura che la stessa donna aveva rubato per strada, come mostrarono le immagini delle videocamere di sicurezza. Barini raccontò che lei e il cliente si erano dati appuntamento nell’albergo per la consegna di droghe che la donna aveva procurato, e che contavano di consumare insieme.

 

il pusher lo chef e la prostituta

L’incriminazione di Lescano chiarisce oggi che il crimine era stato pianificato in anticipo nella forma di una rapina, sulla falsariga di tante altre organizzate insieme alla Barini, e di almeno due che si erano concluse con lo stesso epilogo: la morte della vittima.

 

barini

Barini, al tempo una quarantunenne italo canadese residente a New York, aveva scritto il venerdì precedente a Lescano, suo ex lenone, un messaggio in un inglese sincopato e semianalfabeta, nel quale diceva più o meno: «Ho un affare da proporti e vengo al sodo: sono disposta a pagarti per i tuoi servigi, ci stai?». 

 

L’affare era il reperimento della “liquid G”, l’estasi liquida spesso usata per inibire le resistenze della vittima di uno stupro, e il fentanyl, da aggiungere alla pozione. Il pomeriggio di sabato i due presero possesso della stanza d’albergo, dove alle 5 di mattina di domenica Angelina fece ritorno con il suo cliente, mentre Lescano era nascosto nel bagno.

angelina barini

 

Era già successo altre volte di forzare la mano nella confezione della pozione, e per la terza volta quella mattina l’intruglio che avrebbe solo dovuto stordire la vittima e permettere ai complici di derubarlo, risultò fatale.

 

la prostituta angelina barini

La Barini uscì a raccogliere il pacchetto, e più tardi a reperire il bidone di plastica. Poi si mise al telefono per chiedere in prestito a diversi amici un furgone da usare per alcune ore. I tracciati del suo cellulare non tradiscono un solo segno di rimorso, di sorpresa o di shock per quanto era accaduto. L’arresto di Lescano permetterà finalmente di chiudere le indagini, e istruire il processo.

Andrea Zamperoni lo chef andrea zamperoni e la prostitutaAndrea Zamperoni ANDREA ZAMPERONI andrea zamperoniANDREA ZAMPERONIAndrea Zamperoni

Ultimi Dagoreport

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….