azzolina zingaretti

AZZ…OLINA CHE SCAZZO SULLA SCUOLA CON ZINGARETTI! LA PAURA DI UNA IMPENNATA DI NUOVI CONTAGI PORTA A POSTICIPARE IN 14 REGIONI ANCORA IL RIENTRO DEGLI STUDENTI DELLE SUPERIORI IN AULA PREVISTO DAL GOVERNO PER LUNEDÌ 11. LA MINISTRA ACCUSA: “SONO STATA TRADITA DAI DEM. PROBABILMENTE ZINGARETTI NON ERA PRONTO PER LA RIAPERTURA E GLI ALTRI SONO STATI CONDIZIONATI”. LA REPLICA DEL GOVERNATORE DEL LAZIO: “LA POLITICA E I PARTITI NON C’ENTRANO NULLA. QUELLO CHE CONTA È..."

Francesco Malfetano per ilmessaggero.it

 

LUCIA AZZOLINA

Cinque regioni in zona arancione fino al 15 gennaio e l’Rt nazionale che, a un mese e mezzo dall’ultima volta, torna a salire sopra l’1 (1,03). Sono queste le due indicazioni principali arrivate ieri dall’atteso monitoraggio della Cabina di regia del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità (Iss) relativo alla settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio.

 

Numeri e provvedimenti che, come rilevato dagli esperti in conferenza stampa, testimoniano «una fase delicata» che sembra «preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane». E proprio per provare a scongiurare ciò che Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto sono state iscritte alla fascia di rischio intermedia, quella arancione appunto, in cui non sono consentiti spostamenti fuori dal proprio comune e restano chiusi bar e ristoranti.

NICOLA ZINGARETTI

 

Con loro ci sarà anche la Sicilia che, pur non avendo numeri che l’avrebbero retrocessa, ha chiesto e ottenuto dal ministro Roberto Speranza di subire lo stesso trattamento nell’ordinanza poi emanata ieri. Il testo, che avalla le indicazioni degli scienziati, entrerà in vigore da domani.

 

LUCIA AZZOLINA - MOSTRA Dal libro Cuore alla lavagna digitale

A ben vedere però domenica 10 gennaio (come per oggi) è già stata istituita la zona arancione nella Penisola. Motivo per cui i restanti cambiamenti - gli altri territori tornano in zona gialla - diverranno effettivi solo da lunedì 11. La situazione resterà così cristallizzata almeno fino al 15 gennaio, cioè fino alla data di scadenza del Dpcm in vigore, salvo poi essere con grande probabilità prorogata per ulteriori 2 settimane con un nuovo decreto.

 

I numeri

 

alunno solo a scuola 1

Come ha spiegato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro si sono registrati «un incremento della velocità di crescita dei casi come indica l’indice Rt che è sopra 1 in molte regioni» e i primi conseguenti «sovraccarichi per i servizi assistenziali». Parlando con i numeri, il tasso di occupazione in terapia intensiva di 13 Regioni è tornato a essere sopra al 30% (considerata soglia critica) e soprattutto che 3 regioni hanno ora un Rt puntuale «significativamente maggiore di 1» (Calabria, Emilia Romagna e Lombardia, con quest’ultima peggiore in Italia a 1,27), altre 6 lo superano «nel valore medio» (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta), 4 hanno un valore uguale (Puglia) o che lo sfiora (Lazio, Piemonte, Veneto).

lucia azzolina by oshoconte scuola

 

Su base bisettimanale invece cresce il numero di positivi ogni 100mila abitanti (l’incidenza): ieri era pari a 313,28 a livello nazionale contro i 305 del monitoraggio precedente. Eccezionale, ma in negativo, l’incidenza in Veneto pari a 927,36 per 100mila. In ogni caso ovunque il valore è lontano dalla soglia di 50 casi entro cui sarebbe possibile ripristinare il contact tracing. Una situazione difficile, che emerge anche dai dati delle ultime 24 ore: 17.533 nuovi casi su circa 140mila tamponi, con un tasso di positività del 12,5% (-2,3%). Le vittime invece sono state 620, tante.

 

Le scuole

 

lucia azzolina

Una situazione difficile che ieri ha spinto anche Zingaretti e Toti, governatori di Lazio e Liguria, a posticipare ancora il rientro degli studenti delle superiori in aula previsto dal governo per lunedì 11. Una scelta che ha riaperto il fronte di guerra (già caldissimo nel consiglio dei ministri di lunedì notte) tra la ministra dell’Istruzione e il Pd. Lucia Azzolina infatti, ha fatto sapere di sentirsi «tradita» dai dem che, come ha sottolineato la capogruppo 5S in commissione Istruzione al Senato Bianca Granato, «non combattono con noi questa battaglia. Probabilmente Zingaretti non era pronto per la riapertura e gli altri sono stati condizionati». E proprio il governatore laziale ha subito risposto alle insinuazioni: «Vorrei dire alla ministra Azzolina che la politica e i partiti non c’entrano nulla. Quello che conta è la vita e la sicurezza delle persone a cominciare dalla scuola».

alunno solo a scuola 2

 

In ogni caso la situazione attuale prevede che solo la Toscana rientri l’11 in aula, per il resto (eccetto le province autonome di Trento e Bolzano rienrate il 7), 4 territori non hanno ancora firmato ordinanze (Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Valle d’Aosta) e 14 hanno già annunciato date posticipate. Oltre a Lazio e Liguria il 18 gennaio rientrano Piemonte e Molise. La Puglia invece tornerà in classe il 15,l’Umbria il 23; Lombardia, Emilia-Romagna e Campania il 25; il 1 febbraio infine Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Calabria.

LUCIA AZZOLINAcoronavirus incidenza del contagio nelle scuole NICOLA ZINGARETTIcoronavirus i casi di positivita' segnalati nelle scuole NICOLA ZINGARETTIindicatore di gravita' del contagio nelle scuole

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO