1- SU \"IO DONNA\" GRASSO DISQUISISCE SUL TERMINE GOSSIP: \"LA FORMA PIÙ PRATICATA DI VOYEURISMO VERBALE DERIVA DAL VENETO \"PETÉGOLA\", OVVERO \"PICCOLO PETO\"...\" - 2- SEMPRE SUL SETTIMANALE DEL CORRIERE, PLANANDO A PAGINA 166 SI SCOPRE ANCHE UN OTTIMO ESEMPIO DI \"PICCOLO PETO\", MA IN VERSIONE SCRITTA, NELLA RUBRICA DELL’OTTIMA MARIA TERESA MELI, QUI ALLE PRESE CON \"LA METAMORFOSI DI UNA SHOWGIRL\": \"UN AMICO È UN AMICO, E NON IMPORTA SE IL PREMIER E IL PRESIDENTE DELLA CAMERA HANNO ROTTO: MARA (CARFAGNA) NON HA INTENZIONE ALCUNA DI ABBANDONARE ITALO (BOCCHINO). I RAPPORTI VANNO AVANTI NELLA BUONA E NELLA CATTIVA SORTE\" (E POI SI LAMENTANO DI DAGOSPIA!) - 3- LA GRINTA SFODERATA DA MARA CARFAGNA AL TERMINE DELLA MANIFESTAZIONE DELLE DONNE PDL: \"SIAMO UNA SQUADRA UNITA E FORTE, AL GOVERNO, IN PARLAMENTO, NEL PARTITO E NON SARANNO CERTO GLI ATTACCHI PERSONALI, LE FAVOLE, I PETTEGOLEZZI, LE INCHIESTE STRUMENTALI A ROMPERE QUESTA ARMONIA...\" -

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  • Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

    VALENTINAVALENTINA APREA

    1- LA PAROLA DELLA SETTIMANA...
    Aldo Grasso per \"Io Donna - Corriere della Sera\"

    Gossip significa pettegolezzo: qualcuno fa derivare la parola da \"gospel\", Vangelo; altri, più propriamente, da \"god-sip\", cioè madrina (comare, vicina di casa). In italiano \"pettegolo\", secondo il linguista Giacomo Devoto, deriva dal veneto \"petégola\", ovvero \"piccolo peto\". Nei salotti francesi di Madame du Deffand, il \"potin\" era una prova di smagliante intelligenza, all\'epoca in cui il ridicolo poteva ancora uccidere una persona.

    UNAUNA FANS DI PAPI

    Virginia Woolf aveva una sua curiosa teoria: amava mettere in difficoltà gli amici con torbidi pettegolezzi perché, diceva, «si amano molto di più le persone quando sono affrante, di quando trionfano nella buona fortuna». Oggi è la forma più praticata di voyeurismo verbale.


    2- COM\'È BUONO IL MINISTRO DELLE PARI OPPORTUNITÀ...
    Maria Teresa Meli per \"Io Donna - Corriere della Sera\"

    UNUN PO DI SBRACAMENTO

    Metamorfosi di una showgirl: è incredibile quanta strada abbia fatto Mara Carfagna, da quando arrivò in Parlamento per la prima volta nel 2006. Appena approdata alla Camera cominciò a studiare furiosamente per dimostrare di essere una brava deputata e non una giovane donna baciata dalla fortuna berlusconiana. In questa legislatura Carfagna ha fatto altri passi in avanti. Da ministro delle Pari opportunità, ha allacciato la camicetta fino all\'ultimo bottone e si è tuffata nel nuovo \"lavoro\" con dedizione assoluta. Gli stessi esponenti della sinistra sono rimasti colpiti dalla sua trasformazione in paladina dei diritti civili. L\'inarrestabile Mara non si è fermata qui. Ha cominciato a fare politica sul territorio, nella sua Campania, sfidando Nicola Cosentino, potente ras del Pdl locale. E si è mostrata dura, determinata e vincente.

    RENATARENATA POLVERINI

    Ma siccome in lei batte il cuore di una donna, Mara, al contrario degli uomini, rivela anche in questi frangenti la generosità del carattere. Proprio nella sua regione sta aiutando a uscire dalle peste il braccio destro di Fini, Italo Bocchino, campano come lei, che dopo il flop di Futuro e Libertà ha perso potere anche in suolo partenopeo. Un amico è un amico, e non importa se il premier e il presidente della Camera hanno rotto: Mara non ha intenzione alcuna di abbandonare Italo. I rapporti vanno avanti nella buona e nella cattiva sorte.

    MICHELAMICHELA VITTORIA BRAMBILLA

    3-
    (ANSA) - Il \'Governo del fare\' si declina anche al femminile. Le donne e le ministre del Pdl (unica assente Stefania Prestigiacomo) sono scese virtualmente in piazza, riunendosi all\'auditorium della Tecnica, per rivendicare il loro ruolo e snocciolare le cose concrete fatte, a dispetto di chi - sul fronte dell\'opposizione - continua a dipingerle come \"gallinelle del potere\".

    \"Noi ci troviamo qui - ha assicurato la titolare del dicastero delle Pari opportunità, Mara Carfagna, nel suo intervento alla prima conferenza nazionale sul lavoro e l\'occupazione femminile organizzata dal Popolo delle libertà - non per rispondere a una piazza che non ci ha chiesto veramente nulla, ma per rivendicare con orgoglio, a testa alta tutto quello che il nostro governo ha fatto in favore delle donne italiane\".

    MICHELAMICHELA VITTORIA BRAMBILLA NUNZIA DI GIROLAMO MARIASTELLA GELMINI

    Ma la kermesse di oggi è stata, di fatto, alla vigilia dell\'8 marzo, una vera e propria risposta alla manifestazione dello scorso 13 febbraio, non a caso citata in tutti gli interventi. \"Chi cerca di strumentalizzare politicamente le donne non ne difende la dignità, ma le mortifica\" ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che in un messaggio inviato alla Conferenza, ha ricordato che il governo si è fatto \"promotore di azioni\" in favore delle donne \"come il Piano Italia 2020 per l\'inclusione delle donne nel mercato del lavoro e il Piano d\'intesa che ha stanziato risorse per 40 milioni di euro per interventi in favore della conciliazione\".

    GABRIELLAGABRIELLA GIAMMANCO

    \"Le donne scese in piazza il 13 febbraio scorso sono state strumentalizzate dalla sinistra per sventolare una bandiera ideologica\" ha osservato il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla secondo la quale la dignità delle donne \"non è una cosa che qualcuno ci regala, ce la diamo da sole affermandoci\". Di dignità delle donne ha parlato anche il ministro dell\'Istruzione, Mariastella Gelmini. \"Non e né di destra né di sinistra e non può essere usata per attaccare Berlusconi\" ha spiegato e riferendosi al dissenso di chi si è recato all\'appuntamento di piazza del Popolo ha sottolineato che \"l\'indignazione non è certo l\'undicesimo comandamento e non ha prodotto grandi risultati\".

    LALA SENATRICE DEL TARTUFO UMBRO ADA URBANI

    Ha scaldato la platea, affollata anche di tanti uomini - in prima fila il ministro del lavoro, Maurizio Sacconi e il sottosegretario Paolo Bonaiuti - l\'intervento di Giorgia Meloni che non ha usato mezzi termini. \"Non siamo né oche né guerrigliere. E rifiutiamo di partecipare a questa patetica guerra delle donne in cui vorrebbero coinvolgerci alcuni media e purtroppo alcune colleghe dell\'opposizione\".

    MARAMARA CARFAGNA

    E ancora. \"Le donne del Pdl da sempre vengono svillaneggiate come stupide borghesi, schiave di Beautiful o della Ruota della fortuna. Ecco, in queste donne non troverete mai disprezzo per chi vota un altro partito, le vedrete sempre - ha detto - rimboccarsi le maniche con dignità e coraggio\".

    Una grinta sfoderata anche da Mara Carfagna che concludendo la manifestazione, non ha lasciato illusioni al centrosinistra: \"siamo una squadra unita e forte, al governo, in Parlamento, nel partito e non saranno certo gli attacchi personali, le favole, i pettegolezzi, le inchieste strumentali a rompere questa armonia. Continueremo a governare per il bene del Paese, perché questa è la rotta che ci ha indicato Silvio Berlusconi e questa è la rotta che vogliamo continuare a seguire\".

     

     

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