barella conte eriksen

“IL PIANO B DI CONTE QUINDI ERA QUELLO DI TOGLIERE ERIKSEN…” – l’INTER DOMINA, VA SOTTO E POI RIBALTA IL CAGLIARI CON UNA PERLA DI BARELLA (VIDEO), D’AMBROSIO E LUKAKU. ORA CONTE E’ A MENO DUE DAL MILAN – IL DANESE, TITOLARE DALL’INIZIO, VIENE SOSTITUITO DOPO 1 ORA - MAROTTA: “GRANDE DELUSIONE PER L’ELIMINAZIONE IN CHAMPIONS MA CONTE STA MIGLIORANDO L’INTER”

Davide Stoppini per gazzetta.it
 
Rimonta, fantasmi scacciati e pure il piano B: ecco cosa c’era nel menu a pranzo dell’Inter a Caglari. Tre a uno per la squadra di Conte, che va sotto – dopo aver sprecato tantissimo – nel primo tempo con il gol di Sottil, ma poi nel secondo tempo – dopo il passaggio alla difesa a quattro, fa tre gol e trova la terza vittoria consecutiva, lasciandosi alle spalle la delusione per l’eliminazione Champions di mercoledì.

barella

 
Messaggio Promozionale L’Inter approccia il match come meglio non potrebbe. E infatti, tra il 9’ e il 15’, i nerazzurri hanno sui piedi cinque occasioni per passare in vantaggio. In serie: al 9’ doppia chance, prima grazie a una magia di Eriksen per Lukaku, murato da Cragno che poi è bravo pure sul sinistro dello stesso danese. Al 12’ un cross di Eriksen trova Bastoni in area, ma la girata al volo col sinistro finisce alta.
 
Ancora Inter, solo Inter, il Cagliari sta a guardare. Al 14’ combinazione Lukaku-Sanchez, con conclusione del belga sulla quale Cragno dice ancora no. E il portiere di Di Francesco si esalta ancora al 15’, quando su cross di Darmian Sanchez di testa non riesca a batterlo, trovando la respinta con i piedi. Il Cagliari non riesce ad alzare il baricentro, al 22’ il destro di Rog dai 20 metri è quasi un alleggerimento. C’è sempre Cragno in copertina, con l’intervento più difficile del primo tempo: è il 24’, Sanchez entra bene in area leggermente defilato sulla destra, ma la conclusione è ancora fermata dall’estremo difensore dei sardi.
 

lukaku

Prodotto lo sforzo più grande, ma senza passare in vantaggio, l’Inter sembra quasi rifiatare. Ci riprova Barella al 38’ con una bella girata al volo di destro su cross di Darmian: destro a lato. Sottil è il più vivo dei suoi, in mezzo Marin e Rog danno battaglia. Al 42’, quasi all’improvviso, passano i ragazzi di Di Francesco. Faragò avanza sulla destra, mette dentro ma trova la respinta di De Vrij, il pallone finisce sui piedi di Sottil che viene murato da Skriniar. L’azione però non è finita: il pallone si impenna, Sottil si coordina benissimo e con il sinistro al volo trova l’angolo più lontano: Cagliari avanti, al primo tiro nello specchio di Handanovic. L’Inter accusa il colpo, un minuto dopo Perisic fallisce l’ennesima chance quando solo davanti a Cragno – ma un po’ defilato sulla sinistra – calcia malissimo sul fondo. Dall’altra parte, al 46’, il Cagliari va vicino pure al 2-0: Faragò per Zappa, tiro cross con Pavoletti che sotto porta fallisce il (non semplice) tap-in.
 
Nel secondo tempo Conte cambia subito: fuori Perisic, ancora deludente, dentro Hakimi a destra con Darmian che va a sinistra. L’Inter riparte in maniera vigorosa, al 5’ è Skriniar a trovare la deviazione a centro area su assistenza di Darmian: pallone alto. Dopo 13’ finisce la gara di Eriksen: dentro Sensi. E poi anche Young per Darmian. E dopo neppure un minuto l’inglese va subito vicino al pareggio, con un sinistro sul palo lungo deviato in angolo da Cragno. Gara dal copione scritto, l’Inter palla a terra riesce a trovare la conclusione, come quando al 17’ Sensi innesca Sanchez, il cui destro è deviato in angolo. Altri cinque minuti ed è lo stesso Sensi a trovare la conclusione, dopo un inserimento centrale su cross di Hakimi. Primi cambi per Di Francesco: minuto 23 fuori Sottil e Faragò, dentro Nandez e Klavan, minuto 23, il Cagliari passa dunque a difendere a tre. Di qua Conte gioca il tutto per tutto: esce Bastoni, dentro Lautaro a 18’ dalla fine, con il passaggio alla difesa a quattro.
 

conte erikseneriksen

E’ una partita a scacchi: Pavoletti non ne ha più, è il turno di Cerri, siamo ormai nell’ultimo quarto d’ora. E l’Inter sfiora ancora al gol con Sensi: destro deviato in angolo. Ed ecco l’1-1: corner di Sensi, Cragno respinge, dal limite dell’area Barella trova un destro al volo perfetto, proprio contro la sua ex squadra. Non cambia l’inerzia della gara, nerazzurri ora alla ricerca del ribaltone. Hakimi esce per infortunio, dentro D’Ambrosio a 7’ dalla fine. Ed è lui l’uomo del 2-1: cross di Barella sugli sviluppi di un angolo, sul secondo palo D’Ambrosio trova il colpo di testa che batte Cragno. Lo stesso portiere a 2’ dalla fine blocca il sinistro di Lukaku.
 
Il Cagliari si butta in avanti. E a 100” dalla fine Cerri si divora il 2-2, dopo l’inserimento di Lykogiannis. Dentro Simeone, fuori Carboni, mentre nell’Inter Sanchez resta in campo nonostante un problema muscolare. Cinque minuti di recupero, al terzo dei quali Cragno su butta in area su corner. Ma così favorisce la ripartenza dell’Inter, Lukaku in campo supera proprio il portiere avversario a metà in campo e poi vola a porta vuota verso il 3-1. Lo Shakhtar è dimenticato.

 

MAROTTA

Da fcinter1908.it

antonio conte marotta

Dobbiamo migliorarci per forza, ma io che sono dentro e che valuto ogni giorno il lavoro dico che questo ciclo è finito parzialmente l’anno scorso con la finale di Europa League e il secondo posto: quest’anno sta continuando, siamo stati eliminati da una competizione. Ne sono rimaste due che dobbiamo onorare al meglio, ma devo sottolineare anche che il lavoro dell’area tecnica sta producendo miglioramenti in vista di un lavoro futuro. A gennaio? Voi parlate di costruzione, io rifiuto il termine: stiamo migliorando, quando si è eliminati e altri passano vuol dire che c’è differenza. Il lavoro è stato importante, ha portato segnali di crescita evidenti: dobbiamo continuare ancora, la delusione è accompagnata da autocritica. Ci sono margini di miglioramento”.

 

Beppe Marotta, CEO Sport dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di DAZN prima del fischio d’inizio della gara contro il Cagliari. Queste le sue dichiarazioni: “L’incontro è stata consuetudine, avviene quotidianamente. Si è analizzato il momento nell’ottima positiva di una giusta autocritica e con una visione ottimistica del futuro. Eriksen? Non è stato affrontato, è competenza dell’allenatore: fa parte della rosa, è a disposizione con professionalità. E’ giusto che l’allenatore valuti se schierare uno o l’altro: oggi gioca ed è la testimonianza che tutti sono utili. Stagione positiva solo con lo scudetto? No, è un ciclo iniziato l’anno scorso. Non voglio parlare di progetti o percorsi: tutto è migliorabile. C’è delusione per essere usciti e condiziona il sentimento di tutti noi in società e dei tifosi, che sono quelli che vivono per questa fede. Abbiamo l’obbligo di dare il massimo dell’impegno per raggiungere traguardi importanti.

conte marottaeriksen

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."