mattia furlani

“VOGLIO ISPIRARE I VENTENNI. LA MIA GENERAZIONE E’ DEVASTATA DALLA NOIA. PRENDERE STRADE BRUTTE OGGI PER UN RAGAZZINO È FACILE” - IL BRONZO OLIMPICO DEL SALTO IN LUNGO, MATTIA FURLANI: "DISTRARSI E’ FACILE. LO SPORT TI AIUTA. DÀ DEGLI STIMOLI, INVECE DI DIRE 'TANTO NON C'È NULLA CHE DIPENDA DA ME', CAPISCI CHE LAVORARE PER UN OBIETTIVO PORTA A UN RISULTATO…” - LA PASSIONE PER L'ALTA MODA ("MI PIACE") E LA FIDANZATA CHE... - VIDEO

Giulia Zonca per “la Stampa” - Estratti

 

mattia furlani

Le mani dentro ai ricci che svettano oltre le tempie rasate e la vita stretta nel completo nero improvvisamente elegante: è Mattia Furlani nel giorno in cui diventato il primo azzurro premiato dall'atletica mondiale come personaggio dell'anno. Vince nella categoria Stella nascente, da 19enne che in questo 2024, nel salto in lungo, ha vinto l'argento ai Mondiali indoor e agli Europei di Roma, con il record del mondo Under 20 (8,38 metri) oltre al bronzo ai Giochi di Parigi.

 

Lo ha fatto con il rap in testa e nelle gambe ed entra nell'album di Astro, «uno come me».

Che posto ha il rap in questo anno speciale?

«Amo la musica, non so muovermi senza e il rap è una conseguenza, perché è nel mio mondo: per la mia età, è un linguaggio. Astro lo seguo da parecchio, da molto prima della collaborazione al suo disco».

 

Come è nata?

«Mi ha scritto: io l'ho sempre seguito e lui lo sapeva. La canzone su cui ora sono fissato è "Getto chic", l'ho sentita dal vivo in anteprima e mi è piaciuta al primo impatto. Ha vibrazioni che motivano, svegliano. La carica Astro mi ha risolto pure qualche momento sportivo».

 

mattia furlani 56

L'eredità culturale da afrodiscendenti, la sua dal Senegal, quella di Astro dal Marocco, vi ha unito?

«Probabilmente anche quello, c'è il rispetto per tutto un viaggio che ognuno si porta dietro e non parlo di spostamenti fisici. Lui mi ha cercato e questo mi è piaciuto: è stato un riconoscersi reciprocamente».

 

Da «Ghetto chic»: «Droghe e Céline / Spendo tutti i soldi /però non mi passa/ Prada e Van Cleef / mille boutique. Di tutto questo solo la moda entra nelle sue giornate.

«Sono figlio dello streetwear, solo da poco ho avuto qualche approccio all'alta moda e… sorpresa, mi piace. Ma "Ghetto chic" non te la porti addosso parola per parola, è un insieme di stati d'animo, se togli gli strati poi bisogna vedere che resta».

 

Quanto si sente rap?

mattia furlani astro

«In realtà non tanto, ma quel lato mi è indispensabile, diciamo rap al 25 cento».

 

E il restante 75?

«Diviso equamente tra rock, melodico e hip hop. Ascolto e vivo le emozioni così. Credo valga per ogni 20enne».

Per ogni 20enne della storia…

«Probabile, ma io penso alla mia gente».

 

Ha iniziato a fare risultati da sedicenne, con le mosse e il soprannome da uomo ragno. Ora parla della "sua gente": meno fumetto e più faccia di una generazione?

«Sì, avverto il fatto che c'è chi guarda a me e mi fa un sacco contento perché è un continuo specchiarsi, quello che trasmetto mi torna. È un dialogo. Certi magari arrivano al campo a Rieti e mi dicono "Grazie perché ti ho guardato e ho mollato il calcio". Nel senso che stavano attaccati al pallone per l'idea di essere famosi non per giocare e invece a noi serve lo sport come passione. Io la mostro e mi è chiaro che il messaggio arriva, me ne accorgo moltissimo sui social».

mattia furlani

 

Lì si cambia idea sulle persone molto spesso.

«Lo so, però ora ricevo parole importanti da giovanissimi e io voglio ispirare, c'è bisogno di ventenni che parlano per i ventenni. Prendere strade brutte oggi per un ragazzino è proprio facile».

 

Perché oggi le sembra più facile?

«È troppo semplice distrarsi, le città diventano più grandi e noi più piccoli e isolati. Le persone fanno meno figli, soprattutto perché faticano a mantenerli. Le famiglie, inteso come persone che ti stanno vicino e ti seguono, a prescindere dalla composizione, sono sempre meno. Raggrupparsi con gli amici è l'unica possibilità per non stare soli, ma pure quelli non sono sempre scelti, vengono per prossimità, perché non ci sono altri intorno e non sono per forza quelli giusti».

 

La guerriglia urbana al Corvetto, quartiere popolare di Milano, insorto dopo la morte di Ramy, un ragazzo della sua età, si spiega così?

mattia furlani astro 1

«Anche, in parte. Dinamiche che non conosco nello specifico, però la noia fa paura e tanti la riempiono a caso. Lo sport ti sposta, ti fa guardare da un'altra parte, ti chiede di restare concentrato, a qualsiasi livello, pretende responsabilità da subito. Dà degli stimoli, invece di dire "tanto non c'è nulla che dipenda da me", capisci che lavorare per un obiettivo porta a un risultato».

 

Lei però una famiglia che la segue passo dopo passo ce l'ha. Sua madre, ex sprinter, l'allena, suo padre, ex saltatore in alto, pensa alla logistica della stagione, sua sorella, altista, si prepara con lei e suo fratello le fa da social manager.

«Ecco, benissimo. E siamo partiti da zero, ci siamo dati un obiettivo comune, lo abbiamo portato avanti insieme. La mia famiglia è un esempio: avere dei programmi di vita cambia. Se non c'è un piano, non c'è un motivo e le teorie disfattiste hanno la meglio».

mattia furlani

 

Neanche 20 anni ed è già fidanzato stabilmente.

«Di Giulia mi sono innamorato appena l'ho vista, in pista. È una velocista, ma non credo sia l'atletica che ci ha messo uno davanti all'altra e la nostra non è solo una relazione, è un'intesa».

 

Che cosa l'ha fatta innamorare?

«Il modo in cui parla, mi ha acceso una luce su tutto quel che abbiamo da condividere. È una storia è così si sincera che ci si butta dentro. Poi vedremo».

Michael Johnson, leggenda dell'atletica, organizza un nuovo evento con grossi premi e quattro tappe tra Usa e Giamaica. Solo gare di corsa.Dice: «Posso salvare la pista non il resto».

«È la sua opinione, è il suo nome per una lega creata da lui, per cui lui trova investimenti. Magari non ne ha raccolti abbastanza per includere anche i salti. Stiamo a guardare, ci sta che abbia successo e allarghi il programma».

 

I salti hanno bisogno di essere salvati?

mattia furlani

«Attualmente campiamo lo stesso, con o senza Michael Johnson».

 

(...)

 

Lei quando ha capito che tutto è possibile?

«Sul divano di casa, di notte davanti ai Giochi del 2021. Prima vince Tamberi che fa salto in alto e fino a due anni fa lo facevo anche io, poi Jacobs, ex lunghista, come me… una chiamata».

 

L'Italia prepara le Olimpiadi del 2028 e ristruttura il settore tecnico, cambia il responsabile dei salti, torna Camossi, ex triplista, che ha guidato Jacobs fino all'oro ai Giochi.

«È stato un atleta importante, ha avuto successo come allenatore e sarà un bel confronto, Sono dispiaciuto perché ho un ottimo rapporto con chi lo ha preceduto e non mi pareva necessario sostituirlo. Tanto il faro resta mamma».

mattia furlanimattia furlanimattia furlanimattia furlanimattia furlanimattia furlani

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...