elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

vincenzo susca

Vincenzo Susca, professore ordinario di sociologia dell’immaginario all’Università di Montpellier Paul-Valéry. Autore, con Claudia Attimonelli, del libro ‘’Pornocultura’’https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857536019

 

I saluti romani di Elon Musk e Steve Bannon, la motosega di Javier Milei e l’estetica neo-nazista dell’AFD imperversano sulla scena politica occidentale incendiando l’emozione pubblica.

 

STEVE BANNON - SALUTO ROMANO ALLA CPAC

Il Presidente degli Stati Uniti d’America concede l’amnistia alle 1500 persone che, mascherate da vichinghi, incappucciate e imbracciando armi, hanno assalito come un’orda vandalica il parlamento di Washington il 6 gennaio del 2021, e qualche giorno dopo propone di espellere i palestinesi dalla Striscia di Gaza per costruirvi dei resort turistici. Il Governo italiano scarcera il torturatore libico Osama Najeem Almasri riportandolo nel suo paese con un volo di Stato…

 

IL SALUTO ROMANO DI ELON MUSK ALLA PARATA PER TRUMP - CAPITOL ONE ARENA - WASHINGTON

 

Cosa sta accadendo al nostro mondo?

 

La ragione non è sempre dove la cerchiamo. Nelle fasi di crisi, laddove i valori, le politiche e i modelli che fungono da matrice a una cultura vacillano, essa precipita nell’abisso torbido del non-razionale e si rifugia tra le pareti deformi del grottesco, sedotta dalle lusinghe sinistre di barbari, pirati, serial killer, zombie, delinquenti, diavoli, cow boy, pistoleri e sabotatori di ogni genere.

 

Si tratta di quelle figure dell’immaginario che assecondano scenari catastrofici e distruttivi, in grado di rispondere al disagio sociale con la simbologia del male, in nome di una distruzione generalizzata dell’ordine stabilito. In tal caso, poco importano i programmi politici, i calcoli economici le questioni morali. Ciò che importa e porta voti, per l’elettore deluso dalla democrazia, ingannato dal progresso, spaurito al cospetto del tracollo del proprio vecchio mondo, è evocare nel modo più brutale possibile la morte del sistema che lo ha ingannato.

donald trump balla ymca con i village people

 

Ecco perché siamo governati da mostri, maschere delle quali l’attrazione sociale è inversamente proporzionale alla grazia, alla bellezza e all’eleganza, anzi in grado di esercitare fascino esattamente nella misura in cui integrino nel loro stile la bruttezza, la violenza e il cattivo gusto.

 

Il cappellino MAGA sfoggiato da Musk nello studio ovale della Casa Bianca e, a qualche metro di distanza, la minacciosa foto segnaletica di Donald Trump scattata nel carcere della contea di Fulton, in Georgia, il giorno del suo arresto nel 2023, affissa dunque nel luogo più emblematico del governo americano, sono degli oltraggi al buongusto che strizzano l’occhio alla furia e al malcontento di quanti sono rimasti ai margini della civiltà o ne stanno perdendo i privilegi.

 

meme sulla foto segnaletica di trump 1

Sono i vecchi barbari che con i treni e i fucili si spinsero alla conquista del West sterminando i “pellirosse”, come si chiamavano con disprezzo i nativi americani dell’epoca, in sinergia coi nuovi barbari, tra i quali spiccano i bianchi eterosessuali delle classi medie timorosi della loro virilità in discussione e indispettiti dall’emergenza di culture e sensibilità dal cuor battente e lo spirito vivace: femministe, queer, gay, trans, fluide, inclusive, mischiate da loro tra le schiere del nemico con ogni sorta di fantasma degli “immigrati” e dei migranti.

 

elon musk con la motosega alla cpac

 

La tecnomagia di Elon Musk, Donald Trump e della nuova e grossolana internazionale nera è una pseudoscienza occulta che salda in una stessa battaglia agguerriti miliardari assetati di denaro senza alcuno scrupolo per le questioni etiche e climatiche con masse umane trascurate dall’intellighènzia democratica e gettate nelle braccia di Tik Tok, X, Fox News e Reddit.

 

La sua cifra estetica è il kitsch più sfolgorante, logoro e osceno, che mescola in una zuppa trucida i muscoli aggrinziti di Hulk Hogan e gli abiti bizzarri dei Village People con i progetti di issare la bandiera a stelle e strisce su Marte e di insediare nella striscia di Gaza una nuova ridente e lussuosa Costa Azzurra. D’altra parte, in suo saggio del 1933, Hermann Broch ha definito il kitsch come l’“anticristo”, ovvero “il male nel sistema dell’arte”.

 

ELON MUSKOLINI - MEME BY EMILIANO CARLI

 

Sorto con innocenza nella Baviera di metà Ottocento come stile, o atteggiamento psicologico, di una borghesia operosa e goffa priva di riferimenti estetici, alla ricerca di visibilità e di prestigio, il kitsch ha poi investito l’ampio spettro della cultura di massa, fino a divenire un atteggiamento rivolto contro la cultura, una sorta di controcultura edulcorata intrisa di imitazioni, simulacri, ridondanze, citazioni, effetti speciali e falsificazioni.

 

Questo è il bacino semantico donde derivano sia gli abiti azzimati di Donald Trump mentre danza in modo imbarazzante in occasione di eventi mondani, sia i salti scomposti, l’esultanza brandendo una motosega e i saluti romani di Elon Musk nel corso di convention repubblicane – il kitsch in quanto spettacolarizzazione becera e giocosa del male in politica.

 

hermann broch

L’adesione popolare nei confronti dell’attuale cerchia presidenziale a stelle e strisce, con particolare riferimento ai nuclei sociali con un basso grado di istruzione, è dunque nutrita più da trame simboliche, estetiche ed affettive che non politiche. D’altra parte, come hanno mostrato alcune ricerche sul risultato delle recenti elezioni nord-americane, una porzione consistente di persone che hanno scelto il duo Trump-Vance ha agito senza alcuna conoscenza del suo programma politico.

 

Mai come oggi, la storia si fonda sull’immaginario e l’immaginario è il più delicato campo delle battaglie in corso. Negli anni Sessanta, Umberto Eco sollevò l’urgenza di “guerriglie semiologiche” per opporsi alle visioni politiche dominanti. Qualche tempo dopo, Alberto Abruzzese in Italia interpretò l’ascesa del berlusconismo alla luce dell’incapacità dei cattolici e dei comunisti di comprendere le culture dei consumi e degli spettacoli.

 

GIORGIA MELONI - DONALD TRUMP - ELON MUSK - IMMAGINE CREATA CON L IA E PUBBLICATA DA ANDREA STROPPA

Da ieri ad oggi, dagli USA all’Italia, molteplici e spinose sono le domande in campo: il kitsch può essere strappato dall’incantesimo della tecno-destra? È possibile una democrazia del kitsch senza populismo? Come spezzare la corrispondenza tecnomagica tra i nuovi mostri politici e l’immaginario collettivo?

 

Nel frattempo, una dinamica propria alla logica del kitsch, così come a quella del consumo e dello spettacolo, attribuisce un respiro corto ai Trump, Meloni, Musk, Salvini e Vance del mondo intero: come ogni merce e show, il hitsch divora avidamente sé stesso, traducendo rapidamente in detriti i suoi ornamenti, gadget e soprammobili. Tra il mostro, il souvenir e la spazzatura, il passo è breve. Per questo le nuove destre agiscono con fretta e frenesia…

susca attimonelli

DONALD TRUMP BALLA CON I VILLAGE PEOPLE ALLA CAPITOL ONE ARENA DI WASHINGTON

kitsch cover elon musk e javier milei con la motosega alla cpacVIGNETTA SU ELON MUSK E DONALD TRUMP

filippo ceccarelli vincenzo suscaVINCENZO SUSCA - TECNOMAGIA

Ultimi Dagoreport

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" VIENE SEMPRE MAZZIATO DA "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"